C’è grande fermento in queste ore nella comunità scientifica internazionale per una notizia diffusa ieri sera dai media cinesi e rilanciata oggi anche in occidente: il prof. Zhang Tongjie, scienziato capo del China Extraterrestrial Civilization Research Group del Department of Astronomy and Extraterrestrial Civilization Research Group dell’Università Normale di Pechino, ha rivelato che il suo team ha utilizzato il Radiotelescopio FAST, denominato anche “Chinese Sky Eye”, per scoprire diversi casi di possibili tracce tecnologiche di civiltà extraterrestri provenienti, appunto, dall’esterno della Terra. Zhang Tongjie ha affermato che sono stati individuati segnali elettromagnetici a banda stretta mai ricevuti prima passato, e ha aggiunto che il team sta attualmente lavorando a ulteriori indagini per capirne l’origine e la natura. “Anche la possibilità che il segnale sospetto sia una sorta di interferenza radio è molto alta e deve essere ulteriormente confermato ed escluso. Questo potrebbe essere un processo lungo” ha aggiunto Zhang Tongjie. La buona notizia è che nell’osservazione e elaborazione dati negli ultimi anni il team ha proposto per la prima volta al mondo la modalità di abbinamento multi-beam per la ricerca di civiltà extraterrestri e i nuovi criteri di deriva in frequenza e polarizzazione dei segnali di civiltà extraterrestri hanno reso possibile il processo di identificazione di segnali più scientifici e completi rispetto ad eventuali civiltà extraterrestri.
Il radiotelescopio FAST è il più grande e potente del mondo, tre volte più sensibile di quello dell’Osservatorio di Arecibo: è costato 1 miliardo e 200 milioni di yuan (pari a circa 160 milioni di euro) ed è stato inaugurato a settembre 2016, dopo più di cinque anni di lavori: una delle imprese più straordinarie della storia dell’umanità. Si trova nella concavità di un bacino naturale nella contea di Pingtang, nella provincia del Guizhou, non lontano dal confine con il Vietnam. Il radiotelescopio soprannominato “China Sky Eye” ha un diametro di 500 metri e usa una superficie ottica attiva che modifica di continuo per creare una parabola allineata il meglio possibile con la porzione di cielo desiderata.
“Le nostre ricerche sono molto lunghe, abbiamo lavorato sodo” ha aggiunto il il prof. Zhang Tongjie, rivelando che nel 2020 il suo team ha scoperto due gruppi di segnali di possibili civiltà extraterrestri durante l’elaborazione dei dati delle osservazioni del sondaggio sincronico del cielo. Nel 2022, il team ha trovato un altro segnale sospetto dai dati di osservazione di un esopianeta. L’attesa sul lavoro degli scienziati nel radiotelescopio FAST è altissima, anche perché recentemente la Japan Aerospace Exploration Agency ha annunciato che più di 20 amminoacidi sono stati trovati nei campioni dell’asteroide “Ryugu” raccolti dalla sonda “Hyabusa 2”. Poiché gli amminoacidi sono le unità di base che compongono le proteine, si sono rivelati indizi importanti per esplorare l’origine della vita sulla Terra: si ritiene che questa scoperta possa dimostrare che la vita ha avuto origine al di fuori della terra e ha causato diffuse teorie sulla vita extraterrestre.
Sono enormi nel mondo le aspettative sul fatto che tramite il “China Sky Eye” si possa arrivare ad individuare l’esistenza di civiltà extraterrestri, uno dei principali obiettivi scientifici del radiotelescopio. Zhang Tongjie ha affermato che l’altissima sensibilità del “China Sky Eye” nella banda radio a bassa frequenza gioca un ruolo importante nella ricerca di civiltà extraterrestri. A tal fine, la Beijing Normal University, l’Osservatorio astronomico nazionale dell’Accademia cinese delle scienze e l’Università della California di Berkeley, hanno avviato una cooperazione tripartita per formare un gruppo di ricerca per la ricerca di civiltà extraterrestri. Nel 2018, “China Sky Eye” ha installato e messo a punto apparecchiature di back-end dedicate alla ricerca di civiltà extraterrestri. La sua funzione principale è quella di escludere utili segnali candidati a banda stretta dal vasto mare di segnali elettromagnetici di “China Sky Eye”, mentre sono esclusi gli oggetti celesti e i segnali artificiali. Nel settembre 2020, “China Sky Eye” ha lanciato ufficialmente la ricerca di civiltà extraterrestri. I metodi di ricerca sono principalmente osservazioni sincrone del rilevamento del cielo e osservazioni di bersagli di esopianeti.
Adesso il radiotelescopio FAST ripeterà l’osservazione di segnali sospetti che sono stati scoperti per identificarli precisamente e rilevare ulteriormente nuovi segnali: “La terra è stata scoperta tutta, presto arriverà anche la scoperta finale e la conferma della vita intelligente extraterrestre. Non vediamo l’ora che il China Sky Eye sia il primo a scoprire e confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri” ha aggiunto il professore. Per cercare civiltà extraterrestri, gli esseri umani hanno provato ad utilizzare vari metodi nella storia, come inviare segnali di veicoli spaziali senza pilota o onde elettromagnetiche dalla terra allo spazio, o ricevere attivamente segnali dagli alieni. I radiotelescopi sono sempre stati la forza principale nell’esplorazione delle civiltà extraterrestri. Negli anni ’60, l’astronomo americano Frank Drake lanciò il primo esperimento moderno per cercare la vita intelligente extraterrestre utilizzando il radiotelescopio di Arecibo, il più grande radiotelescopio degli Stati Uniti dell’epoca, senza però trovare nulla. Le onde elettromagnetiche sono il vettore o il messaggero più adatto per la comunicazione interstellare. Indipendentemente dal vento o dalla pioggia, possono penetrare nell’atmosfera terrestre con qualsiasi tempo. Zhang Tongjie ha affermato che “China Sky Eye” ha tre vantaggi principali nella ricerca di civiltà extraterrestri: ha un’area del cielo di osservazione più ampia, una sensibilità doppia e 19 raggi che ricevono segnali da diverse aree del cielo. Il radiotelescopio di Arecibo non è stato in grado di rilevare segnali credibili in precedenza, il che potrebbe essere dovuto al fatto che non presenta i tre principali vantaggi del “China’s Sky Eye”. È interessante notare che Li Di, il capo scienziato di FAST, ha affermato in un’intervista ai media che si aspetta che FAST produca nuovi risultati in tre direzioni in futuro, una delle quali è in campi esplorativi come segnali di sospette civiltà extraterrestri ed esopianeti. Peng Bo, direttore del FAST Key Laboratory dell’Accademia cinese delle scienze e ricercatore presso l’Osservatorio astronomico nazionale, ha dichiarato pubblicamente che i segnali ricevuti dal “China Sky Eye” potrebbero avere segnali da civiltà aliene, “ma abbiamo non ho ancora avuto il tempo di identificarli“.