I vaccinati con tre dosi si contagiano di Covid-19 maggiormente rispetto ai non vaccinati tra i giovani e gli adulti: è quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità riguardo all’andamento della pandemia in Italia. Si tratta, quindi, di dati reali e non di stime: in Italia nell’ultimo mese si sono già contagiati, in termini percentuali rispetto alla popolazione, in modo maggiore i vaccinati con tre dosi rispetto ai non vaccinati.
Il dato è pubblicato nell’apposita tabella che mostra l’incidenza del contagio da Covid-19 per ogni 100 mila abitanti rispetto ad ogni “popolazione”. Tra la popolazione “no vax”, infatti, su ogni 100 mila persone ci sono stati 1.885 contagi nei giovani tra 12 e 39 anni e 1.528 contagi tra gli adulti tra 40 e 59 anni. Nella popolazione vaccinata con tre dosi, invece, su ogni 100 mila persone abbiamo avuto 1.908 contagi nei giovani tra 12 e 39 anni e 1.810 contagi tra gli adulti tra 40 e 59 anni. Significa che tutti gli italiani con meno di 60 anni si stanno contagiando in modo sensibilmente superiore se hanno le tre dosi di vaccino, rispetto a coloro che non si sono vaccinati.
Coloro che invece hanno ricevuto soltanto due dosi di vaccino si contagiano ancora di più, non solo rispetto ai no vax ma anche rispetto ai trivaccinati: l’Istituto Superiore di Sanità comunica un’incidenza di 2.152 contagi ogni 100 mila abitanti nei giovani tra 12 e 39 anni e di 1.843 contagi ogni 100 mila abitanti negli adulti tra 40 e 59 anni.
Un dato ancor più clamoroso riguarda i ricoveri in terapia intensiva: tra i giovani (12-39 anni) è maggiore il rischio di ricovero nei trivaccinati (0,2 persone ogni 100 mila) rispetto ai non vaccinati (0,1 ogni 100 mila).