L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, fornisce aggiornamenti sulla nuova bocca eruttiva apertasi a bassa quota nelle scorse ore sull’Etna. L’INGV comunica che “durante il sopralluogo effettuato in data odierna in prossimità della bocca effusiva apertasi nel tardo pomeriggio del 7 giugno 2022, personale INGV-OE ha osservato che il punto di emissione si trova ad una quota di 1979 metri”.
“La colata risulta essere scarsamente alimentata e in gran parte in raffreddamento e ha raggiunto una lunghezza massima di circa 170 metri. Il fronte lavico si attesta ad una quota di circa 1938 metri ed è in raffreddamento. Continua invece invariata l’attività effusiva dalle bocche apertesi il 29 maggio, tra 2900 e 2700 metri, con i fronti lavici attivi che si attestano ad una quota tra 2000 e 2100 metri circa”, spiega ancora l’INGV.
“L’ampiezza media del tremore vulcanico non mostra variazioni significative rispetto a quanto riportato precedentemente e oscilla tra valori medi e medio-alti. Le sorgenti sono localizzate al cratere di Sud Est ad una quota di circa 2900 metri sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa, tuttavia il forte vento, alterando la capacità di rilevazione della rete, induce una sottostima dei dati rilevati. I dati delle reti clinometrica e GNSS continuano a mostrare l’assenza di deformazioni significative nelle ore che hanno preceduto e accompagnato l’apertura e l’attività della nuova fessura eruttiva sino ad ora”, conclude l’INGV.