L’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA hanno siglato ieri un accordo per una cooperazione bilaterale. L’obiettivo è la realizzazione di uno studio preliminare dedicato alla progettazione di sviluppo delle capacità abitative relative ai futuri moduli lunari, i Lunar Surface Multi-Purpose Habitation (MPH) Module(s) proposti da ASI, del programma Artemis. A firmare il Presidente dell’ASI, Giorgio Saccoccia e l’Amministratore della NASA, Bill Nelson, a margine della 17ª seduta del Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (COMINT), presieduto dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Vittorio Colao e alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio.
L’ASI condurrà lo studio con il supporto dell’industria italiana al fine di elaborare un progetto conforme agli obiettivi della missione Artemis e ai requisiti forniti dalla NASA. Quest’ultima si impegnerà a supportare l’Agenzia fornendo informazioni tecniche e programmatiche aggiornate sul programma.
Il programma Artemis getterà le basi per una presenza a lungo termine sulla superficie lunare e utilizzerà il nostro satellite per convalidare i sistemi abitativi nello spazio profondo, indispensabili per le future missioni su Marte. Come parte del programma Artemis, la NASA condurrà una missione portando la prima donna e il prossimo uomo sulla superficie lunare, utilizzando il lanciatore Space Launch System (SLS) che trasporterà gli astronauti a bordo della capsula Orion.
“Questo accordo siglato ieri ha un valore simbolico che va ben oltre il suo contenuto, ma è un punto di partenza importante dell’attuazione della volontà di essere un partner importante per Artemis,” ha affermato il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, a margine del collegamento con gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che si è tenuto all’Ambasciata USA di Via Veneto.
Il modulo progettato dall’Italia potrebbe arrivare sulla superficie lunare tra il 2026 e il 2027, ha spiegato Saccoccia, a margine dell’incontro presso l’ambasciata degli Stati Uniti con l’amministratore capo della NASA, Bill Nelson, e la sua vice, Pamela Melroy. All’indomani dell’accordo bilaterale firmato con la NASA, che ha affidato all’ASI la progettazione del primo modulo abitativo e destinato alla ricerca sulla superficie lunare, Saccoccia ha sottolineato che si tratta di “un primo passo fondamentale“, che anticiperà l’intera architettura prevista per il programma Artemis.
“E’ indubbio che l’Italia negli anni ha sviluppato una capacità di costruire questi moduli, e di farli velocemente e bene. Quindi il fatto di voler utilizzare ancora questa competenza è una bella cosa che da all’industria italiana di poter lavorare e all’Italia di avere un ruolo nella cooperazione internazionale,” ha dichiarato l’astronauta Paolo Nespoli, a margine del collegamento con gli astronauti.