Siccità, assessore Lombardia: “quadro drammaticamente grave, problemi per i bacini di Adda e Oglio”

"Oltre al fatto che i laghi e i bacini idroelettrici sono bassi, mi preoccupa tantissimo la situazione della neve", afferma l'assessore alla Montagna della Regione Lombardia, Massimo Sertori
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Sempre più grave la “sete” dell’Italia. Al Nord, tra le regioni più colpite dalla persistente siccità c’è anche la Lombardia, dove la situazione è “drammaticamente grave” ovunque. Anche se il problema “incide di piu’ nella zona del Pavese e in quella di Lodi, ne risentono molto anche i bacini dell’Adda e dell’Oglio“, afferma all’ANSA l’assessore alla Montagna della Regione Lombardia, Massimo Sertori.  

Oltre al fatto che i laghi e i bacini idroelettrici sono bassi, mi preoccupa tantissimo la situazione della neve. In Valtellina erano da anni che non si vedeva una scarsita’ cosi’ importante di neve, e la prospettiva non e’ buona“, aggiunge Sertori, al termine dell’incontro di oggi con i produttori idroelettrici della Lombardia che hanno deciso di aumentare i rilasci dell’acqua a supporto dell’agricoltura. “Un leggero respiro per quel che riguarda la stagione irrigua – commenta – stiamo cercando di salvare il primo raccolto”. Ringrazio per l’impegno assunto da tutte le parti, in particolare dai produttori idroelettrici nell’incrementare la produzione che permetterà di rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda, e quasi un milione per il bacino dell’Oglio”, afferma Sertori. Quanto al lago Maggiore, puntualizza l’assessore, il Pirellone prenderà “contatti con le autorità svizzere per valutare rilasci dai produttori idroelettrici della Confederazione”. 

Ma le prospettive future non sono rosee. Sul lungo periodo “non riusciamo a intravedere altre soluzioni. Se non piove – spiega – siamo in una situazione di assoluta e totale criticita'”. Secondo l’assessore la questione va suddivisa “in due livelli”. Da un lato puntando su “un utilizzo piu’ ottimizzato possibile della poca acqua che c’e'”. Dall’altro, specie se la situazione continuera’ a rimanere critica, si dovra’ entrare “nel campo degli indennizzi e dei danni, e li’ dovra’ essere per forza coinvolto il governo. Io e il Presidente Fontana porremo la questione prima alla Conferenza delle Regioni e poi all’esecutivo“. Insomma, “ci sono delle misure che in qualche modo sul medio termine possono ridurre l’esigenza”, come la riconversione dei sistemi di irrigazione proposta dalle opposizioni o la turnazione dell’irrigazione, ma se ci si concentra sulla stagione attuale “queste azioni risultano interessanti, ma sono palliativi che non risolvono il problema in modo immediato“.  

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