Dopo quanto anticipato ieri da Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, giungono conferme sul fatto che alla prossima riunione della Conferenza delle Regioni, prevista per mercoledì 22 giugno, si discutera’ anche della possibilità di una dichiarazione dello stato d’emergenza a causa della siccita’.
Nel frattempo, anche in Friuli Venezia Giulia, come in Emilia-Romagna, e’ in preparazione una dichiarazione di stato di emergenza locale. La prossima settimana, il Presidente Massimiliano Fedriga dovrebbe emettere un decreto specifico sulla criticita’ idrica. Il documento e’ in preparazione all’assessorato Ambiente e dovrebbe coinvolgere il settore agricolo e gli usi civili, domestici dell’acqua, per cui si mirera’ a costruire una cornice normativa all’interno della quale si dovranno assumere provvedimenti di contenimento dell’utilizzo dell’acqua.
L’agricoltura, insieme ad alcuni settori della produzione industriale, e’ l’ambito che utilizza la maggior quantita’ di acqua. L’assessore Stefano Zannier ha gia’ iniziato con i razionamenti la settimana scorsa, nella provincia di Udine. Mentre non si registrano particolari problemi tra Gorizia e Trieste, nell’altra provincia, Pordenone, i razionamenti cominceranno domani.
Fontana: “tra 15 giorni, senza forti piogge, la situazione sarà drammatica”
Anche Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, lancia l’allarme sulla situazione siccità. “La situazione e’ piu’ drammatica di quello che possa apparire, sara’ gestibile ancora per i prossimi 10 massimo 15 giorni, se nel frattempo non verranno forti piogge la situazione diventera’ veramente drammatica“, ha detto Fontana, intervenendo a Tgcom 24.
Il Presidente ha spiegato che “non siamo ancora in stato di emergenza per quanto riguarda l’uso civico, la situazione per l’acqua potabile e’ ancora sotto controllo”. “Stiamo lavorando con i bacini idroelettrici, abbiamo ottenuto da loro un accordo in base al quale, nella prossima settimana, verranno rilasciati 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno che dovra’ essere utilizzata per rialzare minimamente il livello dei laghi e che verra’ poi utilizzata per irrigare i campi”, ha aggiunto Fontana.
“Presto dovremo valutare le conseguenze della calamita’ sulla situazione dell’agricoltura. Lo stato di calamita’ si puo’ chiedere nel momento in cui si accertano dei danni. Stiamo facendo delle indagini, stiamo parlando con le associazioni di categoria e appena dovessero emergere, a nostra volta chiederemo stato di calamita’“, ha detto ancora Fontana.
“Noi – ha assicurato il Presidente della Lombardia – stiamo controllando la situazione da più di un mese e mezzo. Abbiamo rapporti e grazie alla legge regionale che abbiamo approvato, stiamo concordando con l’associazione degli agricoltori e con i gestori degli invasi un utilizzo perfetto per non sprecare nessun litro d’acqua. Questo è il lavoro più importante, perché fino ad oggi ci ha consentito di mantenere sotto controllo la situazione”. Ora però “il lasso temporale (per gestire la mancanza di pioggia, ndr) non è ampio“, dice Fontana, augurandosi che “per una volta tanto che le previsioni siano sbagliate e che arrivi un po’ di acqua“. La mancanza di precipitazioni, inoltre, si somma “al fatto che durante l’inverno non c’è stato neanche quell’accumulo di neve in montagna che di solito era la principale riserva. Purtroppo questo inverno ha nevicato pochissimo e quel poco con queste temperature si è ormai sciolto”, ha spiegato il Presidente della Lombardia.