Al via questa mattina il “See Lab Annual Event 2022“, la quarta conferenza annuale dello Space Economy Evolution Laboratory di Sda Bocconi. Il primo laboratorio di ricerca italiano sulla Space Economy chiama a raccolta istituzioni, accademici e aziende del mondo spaziale per discutere “il valore di un approccio integrato alla ricerca nel supportare tanto il settore spaziale che quello non spaziale“. Il See Lab è nato “per fornire attività orientate allo spazio anche a industrie non spaziali come finanziarie, operatori e attori pubblici con una comprensione approfondita e intuizioni strategiche necessarie per misurare le opportunità offerte dall’economia spaziale“. Portando avanti l’eredità di Giovanni Bignami e Andrea Sommariva, il laboratorio “può ora sfruttare un solido approccio di ricerca interdisciplinare e una forte rete di partner per supportare gli attori dell’economia spaziale ad affrontare il futuro specifico del settore e sfide globali“. Attingendo alle esperienze dei relatori, il See Lab anticipa che l’evento annuale mira “a mettere in luce l’importanza della ricerca multidisciplinare per il futuro dello spazio, sostenendo il business e la politica strategie delle industrie spaziali, delle industrie non spaziali e delle istituzioni pubbliche“. A confrontarsi su questi temi alla conferenza di oggi, aperta dal presidente dell’Università Bocconi Mario Monti, è previsto l’intervento anche del ministro dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale con delega allo Spazio, Vittorio Colao. Al Forum prendono parte, tra gli altri, l’astrofisica Patrizia Caraveo dell’Inaf; l’astronauta dell’Esa e generale dell’Aeronautica Militare Italiana, Roberto Vittori; il presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Violante.Attesi anche i top manager delle grandi aziende spaziali quali Giulio Ranzo, Ceo di Avio; Luigi Pasquali, Ceo di Telespazio; Massimo Comparini, Ceo di Thales Alenia Space; Andrea Falleni, Ceo di Capgemini; Luca Rossettini, Ceo D-Orbit, e il managing director di Sitael, Marco Molina.
Secondo un recente studio pubblicato da un team di ricerca dell’Università di Harvard “per un dollaro investito nelle attività spaziali si contano ricavi per 50 dollari” ma si apre il tema di una omogeneità dei dati e se “questi sono i più attendibili sulla Space Economy globale“, si apre comunque il grande tema di approdare a “parametri definiti e standardizzati“: è quanto ha affermato la direttrice del See Lab, l’astrofisica Simona Di Pippo, parlando con l’Adnkronos. Stando ad altre fonti citate dal See Lab, il fatturato globale della Space Economy è più che raddoppiato negli ultimi 15 anni passando dai 176 miliardi di dollari del 2005 ai 447 miliardi del 2020. “Questi sono dati certi” ma “non convergono sempre i dati” sulla Space Economy “perché ci sono differenze” di approccio, ha spiegato Di Pippo. “C’è chi considera il settore spaziale stretto, senza l’indotto. Quindi le cifre presentano valori più bassi” di altri studi, ha chiarito l’astrofisica che alla conferenza milanese ha annunciato la nascita del See Data, la prima banca dati sull’economia dello Spazio.