Terremoto Afghanistan-Pakistan: risentimento a 500 km di distanza, oltre 1000 morti. L’analisi INGV

Il forte terremoto 6.1 avvenuto il 21 giugno al confine tra Afghanistan e Pakistan è stato risentito fino a 500 km di distanza ed ha causato al momento più di 1000 vittime e interi villaggi distrutti, soprattutto in territorio afgano
MeteoWeb

Un terremoto di magnitudo Mwp 6.1 (mwb 5.9 secondo una stima rivista nelle ore successive dell’USGS) è avvenuto alle ore 22:54 italiane del oggi 21 giugno 2022 (20:54 UTC, che equivalgono alle 00:54 del 22 giugno in zona epicentrale). L’epicentro è stato localizzato a 46 km a sud-ovest della città afgana di Khost, al confine tra Pakistan ed Afganistan, ad una profondità di 15 km (10 km secondo la stima USGS).

L’evento è stato risentito fino a 500 km di distanza ed ha causato al momento più di 1000 vittime e interi villaggi distrutti, soprattutto in territorio afgano.

Alle 23:50 italiane, è stato registrato un aftershock in zona epicentrale di magnitudo Mb 4.5.

Sommario della situazione sismotettonica nella regione himalayana (Credit: USGS). La stella gialla è l’epicentro del terremoto del 21 giugno 2022. La faglia ad Ovest dell’epicentro (linea nera) è la faglia di Chaman, un elemento tettonico lungo circa 1000 km che si muove a una velocità di quasi 3 cm/anno accomodando il moto di convergenza obliqua delle placche Indiana e Euroasiatica.

La struttura geologica di questa regione è il risultato della collisione tra la placca eurosiatica e quella indiana, che si muove verso Nord con una velocità di 4 cm all’anno. Questa collisione ha creato la catena dell’Hymalaya, la cui origine è legata al sollevamento prodotto dalla subzione della placca indiana sotto quella euroasiatica.

Il margine occidentale della collisione tra queste due placche è invece caratterizzato da un movimento obliquo che genera un complesso sistema geologico caratterizzato da una cintura intricata di pieghe, denominata Sulaiman Range e visibile chiaramente dalle immagini satellitari. I terremoti che avvengono in questa regione possono essere di tipo trascorrente, normale, inverso ed ovviamente misto, sia profondi (soprattutto nella parte settentrionale) che superficiali.  Le prime stime indicano che l’evento del 21 giugno 2022 è stato prevalentemente di tipo trascorrente con due possibili meccanismi, un movimento laterale sinistro su una faglia che punta a nord-est oppure uno slittamento laterale destro su una faglia che punta a nord-ovest. Per poter discriminare tra questi due meccanismi sarà probabilmente necessario attendere la disponibilità dei dati satellitari (SENTINEL è previsto per il 30 giugno/1 luglio).

La mappa di scuotimento calcolata dall’USGS mostra valori di accelerazione superiori a 20%g in zona epicentrale (VII grado di intensità), ma rappresenta una stima teorica in quanto non sono presenti stazioni sismiche nella zona.

Mappa di scuotimento del terremoto del 21 giugno 2022 (credit: USGS). Immagini saltellitari Landsat/Copernicus visualizzate con Google Earth. Sono visibile chiaramente nella parte inferiore dell’immagine le pieghe tettoniche della regione del Sulaiman Range.

Le registrazioni più vicine infatti distano più di 150 km dalla zona ipocentrale, rendendo inoltre più incerta la definizione dell’epicentro soggetta ad errori di circa 10 km. Le testimonianze raccolte dall’USGS attraverso DYFI (hai sentinto il terremoto) raccontano di valori di intensità fino al IX grado.

Mappa di “Did you feel it” (USGS), i colori rappresentano l’intensità macrosismica riportata dai testimoni attraverso questionari aggregata per comunità/municipalità.

Storicamente, nella regione sono frequenti eventi sismici di magnitudo importante. Nell’ultimo secolo possiamo vedere come gli eventi più forti si concentrino nella parte settentrionale, nella regione dell’Hindu-Kush, dove raggiungono magnitudo superiori a 7.5 (ad esempio quello del 26 ottobre 2015) e sono soprattutto profondi fino a 200 km in quanto legati direttamente alla sudbuzione della placca indiana.

Nella parte medionale del Pakistan, la sismicità è dominata dalla faglia di Chaman, un elemento tettonico complessivamente lungo quasi 1000 km che si muove a una velocità di quasi 3 cm l’anno accomodando il moto di convergenza obliqua delle placche Indiana e Euroasiatica. Sono presenti dal 1900, almeno 4 eventi di magnitudo superiore a 7 tra cui l’evento del 24 settembre 2013 (Mw 7.7) e quello del 30 maggio 1935 (Mw 7.5) con epicentro vicino alla città di Quetta e che ha causato da 30.000 a. 60.000 vittime. Nel 1505, il segmento settentrionale di questa faglia, che arriva nei pressi di Kabul e passa a circa 80 km a Ovest dell’epicentro del terremoto del 21 giugno 2022, ha causato vittime e danni ingenti in tutta la regione.

Mappa della sismicità storica della regione (1900-2020, USGS) – il cerchio rosso è l’epicentro del terremoto del 21 giugno 2022 (Credit: INGVterremoti CloudGis)

L’epicentro del terremoto del 21 giugno 2022 si colloca in una regione con una pericolosità elevata ma inferiore a quelle delle due aree sopracitate. Nonostante la magnitudo relativamente bassa per la regione,  la vulnerabilità delle abitazioni, la relativa superficialità dell’ipocentro, ed il tipo di terreno (favorevole a smottamenti) rendono questo tipo di terremoti estremamente pericolosi.

Mappa della pericolosità sismica (GEM hazard map – https://www.globalquakemodel.org) espressa come PGA attesa su suolo roccioso con probabilità di superamento del 10% in 50 anni, m/s2 – il cerchio rosso è l’epicentro del terremoto del 21 giugno 2022 (Credit: INGVterremoti CloudGis)
Condividi