Paura tra Marche e Abruzzo: una scossa di terremoto è stata avvertita (in particolare dalla popolazione di Ancona) alle 13:18. L’epicentro è stato localizzato nell’Adriatico, al largo di San Benedetto del Tronto e Grottammare. Secondo la Sala Sismica INGV-Roma si è trattato di un evento magnitudo ML 4.2, avvenuto al largo della costa marchigiana picena ad una profondità di 22 km.
Il terremoto è stato localizzato a 47 km a da Teramo, 61 km da Montesilvano, 67 km da Pescara, 73 km da Ancona, 78 km da Chieti, 89 km da L’Aquila. E’ stato seguito da una replica magnitudo ML 2.4 alle 13:22 e magnitudo ML 3.0 alle 13:39.
Dalle prime verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano segnalazioni di danni.
Terremoto al largo della costa marchigiana, l’analisi INGV
Nelle vicinanze dell’area interessata dal terremoto delle 13:18 erano stati localizzati il 30 maggio altri 5 eventi di magnitudo compresa tra ML 1.7 e 3.3, hanno spiegato gli esperti INGV in un approfondimento.
La sismicità in quest’area del Mar Adriatico è frequente, come emerge dalla mappa degli eventi sismici dal 1985 ad oggi. In particolare qualche chilometro a nord della localizzazione degli ultimi eventi di maggio e giugno 2022 si nota una importante sequenza sismica nel 1987 con diversi terremoti anche di magnitudo superiore a 4.0, fino a magnitudo 4.9, hanno evidenziato i sismologi INGV.
Dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) si può notare che l’area in passato è stata interessata da alcuni eventi sismici, tra cui si può ricordare il terremoto del 16 agosto 1882 avvenuto al largo di San Benedetto del Tronto (AP) con una magnitudo stimata pari a Mw 5.2.
La pericolosità sismica di questa area è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta, sottolineano gli esperti INGV. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti dal mare verso la costa.
La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS, in particolare sulle coste limitrofe all’epicentro del terremoto.
Il terremoto è stato risentito in una vasta area della costa marchigiana e abruzzese, come si evince dai dati raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”, con effetti stimati, al momento, fino al IV grado MCS.