Era nata con una malformazione congenita ma un intervento straordinario nel campo dell’ingegneria dei tessuti le ha “restituito” un orecchio. Una ragazza era affetta da microtia (un difetto che rende il padiglione auricolare deformato) e il suo orecchio destro non si era mai formato. Ora, con un’operazione straordinaria, è stata creata quella parte del corpo che le mancava utilizzando le stesse cellule della paziente.
A marzo, alla ragazza è stato trapiantato un orecchio stampato in 3D, copiando esattamente la forma del sinistro. Questo nuovo orecchio continuerà a rigenerare tessuto cartilagineo, assumendo sempre più la forma di un orecchio naturale.
L’operazione fa parte di una sperimentazione in corso su 11 pazienti nei laboratori della 3DBio Therapeutics, una società di biotecnologie nel Queens, a New York. Il chirurgo che ha realizzato il trapianto è estasiato dal successo raggiunto: “è così eccitante che devo controllarmi”.
Questo intervento eccezionale apre la strada ad altri possibili grandi progressi. La peculiarità dell’intervento sta nell’utilizzo di cellule dello stesso paziente, il che riduce al minimo il rischio di rigetto. Questo significa che in futuro potrebbero essere realizzati con successo trapianti di setti nasali, tessuti lesionati, menischi o di organi più complessi, come fegato o reni.