Dominic Perrottet, primo ministro del New South Wales australiano, ha annunciato oggi 108 ordini di evacuazione e 56 avvisi in tutto lo Stato, che riguardano in totale 85mila persone. Nelle ultime 24 ore si sono registrate oltre un migliaio di richieste di soccorso, diventate oltre 6mila da quando sono iniziate le inondazioni nel Sud/Est del Paese, secondo quanto riporta il Sunday Morning Herald. Il governo ha annunciato la mobilitazione di altri soldati dell’esercito in soccorso alla popolazione.
Le autorità hanno avvertito sulla possibilità di ulteriori inondazioni a Nord di Sydney e che i fiumi, ingrossati dalla pioggia, rappresentano ancora un pericolo in alcune parti della città più grande dell’Australia, nonostante la diminuzione delle precipitazioni. “Questo evento è tutt’altro che finito“, ha avvertito Perrottet. Lungo il confine occidentale di Sydney, i fiumi hanno rotto gli argini e vaste aree sono state trasformate in laghi, con acque fangose che hanno invaso le case tagliando strade e ponti. Il governo federale ha dichiarato lo stato di calamità naturale in 23 aree allagate del New South Wales.
Le inondazioni in atto rappresentano la quarta grande alluvione che il New South Wales ha vissuto in meno di 18 mesi. Nel marzo scorso, le autorità hanno confermato la morte di 9 persone nel Queensland per le grandi alluvioni che hanno colpito il territorio per giorni.