“Le vittime accertate salgono a nove, due in più rispetto a ieri. Si sta facendo tutto il possibile e il lavoro di oggi, che ha portato a questo risultato, è la dimostrazione delle forze che le autorità mettono in campo“. A confermare il numero delle vittime del distacco del seracco avvenuto sulla Marmolada il 3 luglio è Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonomo di Trento.
Le vittime di oggi non sono state ancora identificate. In totale, 4 vittime sono state riconosciute dai famigliari e 5 rimangono non identificate. Con il ritrovamento dei resti delle due vittime, probabilmente una delle due coppie venete che risultavano disperse, scendono a 3 i dispersi. I feriti sono 7: 4 ricoverati a Trento, 3 in ospedali veneti, ha aggiunto Fugatti.
Il ritrovamento dei due corpi è stato agevolato dallo scioglimento di una parte del ghiaccio che ha consentito ai droni di identificare le salme. “Oltre ai due corpi – ha spiegato Maurizio Dellantonio, presidente del Soccorso Alpino Nazionale a margine del punto stampa – non sono stati trovati altri resti umani. E’ emersa una scarpa femminile che potrebbe appartenere a una delle vittime già identificate”.
Migliorano le condizioni dei ricoverati a Belluno
Sono in continuo miglioramento le condizioni dei due pazienti attualmente ricoverati negli ospedali dell’Ulss Dolomiti di Belluno. L’uomo, un cittadino tedesco di 67 anni, nel pomeriggio è stato trasferito in Ortopedia, dove continua il monitoraggio post operatorio, e non ha più la necessità di monitoraggio intensivo. La donna, una tedesca di 58 anni, continua gli accertamenti in Neurologia, ma sono state superate in modo positivo le principali criticità legate ai traumi. E’ stato attivato il supporto psicologico, ed entrambi i pazienti sono in contatto con i familiari.
Zaia: “le ricerche continuano per dare una degna sepoltura a tutti”
“Ora dopo ora si va consolidando un triste bilancio. In questi giorni avevo sempre cullato la speranza che qualcuno dei dispersi dopo la tragedia della Marmolada potesse essere ritrovato e curato. Non ci sono parole, se non lacrime”, afferma il Presidente del Veneto Luca Zaia. “Tutto il Veneto piange. Siamo vicini ai familiari delle vittime di una delle più brutte pagine di storia delle nostre montagne. La macchina della Regione era intervenuta fin da subito con tutti i mezzi, gli operatori e i volontari per salvare più vite possibili, dopo questo incidente che si fa fatica ad accettare e a comprendere. Le ricerche comunque continuano per dare una degna sepoltura a tutti“, conclude Zaia.
Per ora no allarme crolli
La parte ‘sospesa’ del ghiacciaio della Marmolada “al momento tiene“. Durante il punto stampa che si è svolto a Canazei, è stato spiegato che i radar installati per monitorare i movimenti del ghiacciaio al momento non danno segnali preoccupanti.
Procuratore Trento: “esclusa la prevedibilità”
“La prevedibilità dell’evento è esclusa, non c’è, noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto“. Lo ha detto all’ANSA il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, sull’inchiesta per disastro colposo aperta in seguito al disastro della Marmolada. “Sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico per fare prove per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c’era questa grossa massa d’acqua”, ha aggiunto il procuratore.
Intanto, la Procura di Trento dovrebbe concedere a breve il nulla osta per i funerali delle vittime, almeno quelle ufficialmente riconosciute, ossia per Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo (Veneto) e Liliana Bertoldi (Trentino).