Torna la Festa islamica del Sacrificio, “in Italia verranno sgozzati 300mila animali”

Secondo AIDAA "saranno circa 300.000 gli agnelli ed i capretti che saranno sacrificati in questi giorni di festa"
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Torna dopo la pandemia anche la festa islamica detta ‘del sacrificio’ che inizierà sabato 9 luglio. Purtroppo questa festa come avviene del resto per la Pasqua ebraica e per le pasque cristiane e per altre feste rituali pagane prevede che i musulmani mangino carne di animali che molto spesso nel mondo ma anche in Italia vengono sgozzati direttamente nelle case e nei giardini delle famiglie islamiche, anche se rispetto al passato il fenomeno appare meno evidente, purtroppo tra i quasi due milioni di musulmani in Italia (in particolare quelli provenienti dai paesi del nord Africa) questa macellazione rituale in famiglia non è affatto tramontata“: lo afferma in una nota l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA). “Saranno circa 300.000 gli agnelli ed i capretti che saranno sacrificati in questi giorni di festa, la maggior parte dei quali macellati secondo le norme previste dal nostro paese per le macellazioni rituali (con obbligo di stordimento) ma si presume che sono ancora molte migliaia gli animali che saranno sgozzati vivi e che saranno lasciati morire dissanguati tra atroci sofferenze“.

Siamo nel 2022 e la pratica della macellazione rituale, sia essa per la festa del sacrificio islamico, che per le feste religiose cristiane ed ebraiche in particolare per la Pasqua sono ancora in vigore seppure con delle limitazioni e delle deroghe, per noi – scrivono gli animalisti di AIDAA – ogni macellazione rituale o non rituale di qualsiasi animale deve essere evitata, ma non possiamo sottolineare come queste macellazioni siano estremamente crudeli e riguardano milioni di animali che tra sabato e domenica saranno sgozzati e lasciati morire con un lento dissanguamento tra atroci sofferenze”. “Ricordiamo – conclude la nota dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – che questa macellazione privata è proibita e noi saremo attenti e denunceremo ogni atto di violenza nei confronti degli animali da qualunque parte essi provengano“.

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