Il ministro Giorgetti: “rivedere ‘Fit for 55’, il futuro non è solo elettrico”

Crisi energetica, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti all'assemblea annuale dell'Unem ha fatto un appello a rivedere i piani di transizione energetica
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Nel percorso di transizione energetica fino al 2050 “sono fermamente convinto che non dobbiamo legare il futuro dei trasporti alla sola tecnologia elettrica. Esistono già soluzioni disponibili in grado di ridurre da subito l’emissione di anidride carbonica attraverso l’adozione di biocarburanti o di Low Carbon fuels“. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti all’assemblea annuale dell’Unem aggiungendo di ritenere “necessario proporre alla Commissione europea una revisione del pacchetto ‘Fit for 55’ che in primis preveda l’applicazione del principio cardine della neutralità tecnologica“.

La stima di impatto sugli effetti derivati dalla totale e immediata elettrificazione della produzione dei veicoli leggeri sulla filiera automotive italiana – ha proseguito Giorgettievidenzia che sono a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa 70.000 addetti diretti. E’ pertanto fondamentale intervenire per rendere la regolamentazione europea sostenibile anche dal punto di vista industriale e sociale“. Il ministro ha ricordato che “il Governo italiano si è preso la responsabilità di non aderire al patto sull’auto elettrica firmato da molti stati alla Cop26 di Glasgow nel novembre scorso” e che “nel nostro Pnrr sono previsti circa 2 miliardi di euro per lo sviluppo della produzione di biogas e di biometano, visto come scelta strategica per il Paese“. Inoltre, ha detto Giorgetti, il Mise “ha lavorato a una serie di interventi a sostegno della transizione del settore automotive, sia sul fronte della domanda che sul fronte dell’offerta, che hanno trovato la prima concretizzazione dell’istituzione di un fondo presso il Mise con la dotazione di 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo di euro per gli anni 2023/2030“.

Nel medio periodo l’Europa dovrebbe prendere in considerazione il potenziale di carburanti a bassa emissione di carbonio come una delle tecnologie complementari all’elettrico per il trasporto su strada in modo da permettere la penetrazione in settori che sono difficilmente elettrificabili come il trasporto pesante, aereo e navale. Riconvertendo parte della capacità di raffinazione alla produzione di carburanti alternativi, in particolare a quelli di seconda generazione, tuteleremo l’occupazione, l’ambiente, la sicurezza e la sovranità energetica”, ha aggiunto ancora il ministro.

Se vogliamo creare la nostra sovranità, dobbiamo andare più veloci nello sviluppo delle fonti rinnovabili nei prossimi anni“, ma “non sarà sufficiente“. Serve “investire e sviluppare tecnologie alternative europee“, “anche a fronte dei nuovi equilibri geopolitici in cui possiamo avere voce in capitolo soltanto se viaggiamo veramente uniti” ha aggiunto Giorgetti precisando che “quando si è mobilitata unita, intorno a grandi progetti industriali, l’Europa ha dimostrato di essere in grado di svolgere un ruolo di primo piano sulla scena mondiale“. (

Le attuali quotazioni del petrolio e del carburante sono a livelli insostenibili per tutte le categorie di consumatori. Il Governo è intervenuto prevedendo uno sconto sui carburanti che continuerà ad essere applicato almeno fino all’8 luglio” e “stiamo valutando una ulteriore proroga dello sconto perché la dinamica del prezzo del carburante è ancora, ahimè, crescente” ha detto ancora Giorgetti nel corso all’evento, aggiungendo che la crisi dei costi dell’energia “non nasce oggi, ma ha cominciato a manifestarsi dalla seconda metà del 2021 e la guerra in corso ha solo acuito le tendenze già in atto“.

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