E’ estate, e fa caldo. Quest’anno la prima parte della stagione è stata davvero infuocata, un Giugno caldissimo ma non da record (il 2003 è stato peggio), adesso l’Anticiclone Africano si è ritirato e stiamo vivendo una pausa decisamente fresca e gradevole. Le temperature minime di questa domenica di metà luglio sono state persino inferiori alle medie del periodo: addirittura +10°C a L’Aquila e Norcia, +11°C a Fabriano, +13°C a Gubbio e Campobasso, +14°C a Cosenza, Ferrara, Arezzo e Aosta, +15°C ad Ancona e Matera. E questo fresco proseguirà ancora in settimana, con instabilità pomeridiana sui rilievi alpini e appenninici dove avremo temporali localmente intensi.
E’ il volto più dolce dell’estate, come abbiamo già illustrato nei nostri precedenti bollettini delle previsioni meteo, eppure in queste ore circolano notizie di scenari drammatici per un “caldo senza precedenti” in arrivo sull’Italia, addirittura imminente. In gran parte si tratta dei soliti catastrofismi climatici, anche se il caldo tornerà davvero. Ma non è detto che sia così estremo, e di certo non è imminente.
Almeno fino al 14-15 Luglio, infatti, il clima rimarrà fresco e gradevole, con temperature sempre inferiori rispetto alle medie stagionali sulle Regioni Adriatiche e al Sud. Il ritorno dell’Anticiclone Sub-Tropicale farà nuovamente aumentare le temperature a partire dalla seconda metà della settimana entrante, ma non è ancora chiaro se e quanto l’Italia sarà colpita dalla nuova ondata di calore che stavolta non si dirigerà direttamente sul Mediterraneo ma risalirà l’Europa tramite la penisola Iberica, colpendo dapprima Spagna e Portogallo, poi Francia e persino Inghilterra prima del nostro Paese.
In Europa sarà un periodo molto caldo, ma l’Italia potrebbe rimanere ai margini di questa situazione estrema, almeno in una prima fase. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, infatti, hanno posticipato l’ondata di calore fino a ieri prospettata per il 14-15 Luglio, al 18-19 Luglio. Cioè tra quasi dieci giorni. Non è, quindi, una previsione granitica: a così lungo termine, la situazione può anche cambiare. I sostenitori del catastrofismo climatico, che speculano sul caldo estivo di ogni anno, sono poi i più cauti quando i modelli d’inverno dipingono scenari di gelo estremo a 10 giorni di termine, affrettandosi a precisare che si tratta di “carta straccia” e che per avere una previsione più affidabile bisogna attendere che l’evento si avvicini a 3-4 giorni di distanza dal momento della previsione. Chissà perché, però, d’estate questa cautela scompare: è l’esigenza mediatica di alimentare l’allarmismo climatico.
Eppure i modelli sono chiari: il caldo ci sarà, l’anticiclone africano tornerà, ma stavolta non colpirà in pieno l’Italia almeno non fino al 18-19 Luglio. La nuova ondata di caldo sarà comunque più intensa al Nord e in Toscana rispetto al Sud, dove le temperature rimarranno a lungo inferiori rispetto alle medie del periodo, e i dettagli del caldo in arrivo sono ancora tutti da definire.
Diffidate, dunque, da chi azzarda oggi previsioni per agosto o addirittura oltre al “caldo eccezionale” assicura che “non pioverà fino a settembre” (!!!): il vero dramma è che trova spazio sui principali e più autorevoli (sigh) mass-media del Paese. E’ lo specchio del degrado scientifico e culturale d’Italia.