Le autorità di Sydney hanno chiesto a migliaia di abitanti della città di evacuare al più presto le proprie abitazioni, a causa delle inondazioni causate da piogge torrenziali. Sono 15 gli ordini di evacuazione in vigore rivolti a 3.500 persone, mentre sono stati gestiti 17 avvisi di evacuazione per altre 6.000,come riporta il quotidiano ‘The Sydney Morning Herald‘. Secondo i meteorologia locali le piogge continueranno fino a martedì. Le prossime 24 ore sono considerate le più pericolose. Il ponte Windsor – che attraversa il fiume Hawkesbury – nella città di Sydney è stato chiuso a causa dello straripamento del corso del fiume. Intanto, la compagnia di trasporti della regione del New South Wales ha consigliato ai conducenti di evitare viaggi non essenziali.
A Sidney, nello specifico, si teme il ripetersi di una situazione a quella vissuta dalla città nel marzo scorso, quando a causa delle inondazioni sono morte 20 persone. Numerose strade sono bloccate e sono stati emanati almeno 18 ordini di evacuazione nella parte occidentale della città, la stessa area colpita dalle gravi inondazioni solo tre mesi fa. “E’ una situazione che mette in pericolo la vita umana“, ha detto ai giornalisti Stephanie Cooke, ministro per le emergenze nello Stato del Nuovo Galles del Sud. L’Australia soffre in maniera particolare dei cambiamenti climatici: negli ultimi anni ci sono stati inondazioni, devastanti incendi e si sono sbiancati i coralli sulla Grande Barriera Corallina.
Cooke ha parlato di una “situazione in rapida evoluzione” e ha avvertito migliaia di persone a essere “pronte a evacuare in qualsiasi momento“. Messi in allerta anche quanti lungo un tratto di 500 km della costa orientale australiana, sia a Sud che a Nord di Sydney: in considerazione del maltempo, il governo ha chiesto a tutti di considerare la possibilità di annullare i viaggi per le vacanze scolastiche. “State a casa se potete“.
Aggiornamento: straripa diga a Sidney, residenti sfollati, un morto
A causa delle piogge abbattutesi su Sidney nelle ultime ore, la diga di Warragamba, nel sud-ovest della città, ha iniziato a straripare nelle prime ore della mattina, ben prima delle previsioni delle autorità. A Camden, un sobborgo della città i servizi di emergenza hanno salvato dalle inondazioni 29 persone e hanno ricevuto 1.400 chiamate di soccorso nell’arco di una sola giornata, ma c’è una prima vittima nel Nuovo Galles del Sud, lo Stato australiano pesantemente colpito dalle piogge: un uomo che era in kayak sul fiume Parramatta e che è affogato nonostante i soccorsi, che lo avevano avvistato in difficoltà, si erano attivati.