Fa ancora molto caldo sull’Italia, seppur non più con gli eccessi dei giorni scorsi. Ma le temperature rimangono particolarmente elevate in tutto il Paese in questo primo weekend di Luglio, in cui splende il sole da Nord a Sud e la colonnina di mercurio ha già raggiunto in mattinata +37°C a Siracusa, Lecce e Cosenza, +36°C a Firenze e Catania, +35°C a Reggio Calabria, Perugia, Caserta, Matera e Benevento, +34°C a Roma, Taranto, Latina e Prato, +33°C a Milano, Napoli, Ferrara e Avellino, +32°C a Bologna, Verona, Padova, Brescia, Trieste, Vicenza, Cremona e Udine. Temperature che saliranno ancora nel pomeriggio.
Questo caldo così intenso continuerà ancora per qualche giorno, fino a metà settimana entrante, ma poi la situazione cambierà bruscamente. Gli ultimi aggiornamenti di tutti i modelli meteorologici, infatti, confermano una clamorosa svolta estiva ampiamente preannunciata nella tendenza a lungo termine già delineata nelle nostre previsioni meteo dei giorni scorsi. A partire dal 5 luglio al Nord, e poi più gradualmente dal 7 luglio al Centro e dall’8 luglio al Sud, le temperature diminuiranno sensibilmente e stavolta non sarà un episodio isolato ma un vero e proprio ribaltamento sinottico che manderà in stand-by la forza dell’anticiclone africano lasciando spazio a un costante afflusso d’aria fredda di origine polare sull’Europa centrale e persino nel cuore del Mediterraneo, tra l’Italia e i Balcani.
Si aprirà così una fase nuova, che certamente non sarà definitiva sotto l’aspetto stagionale (l’anticiclone africano, con il suo carico di caldo, tornerà), ma neanche velocissima: potrebbe durare anche più di una settimana, una settimana abbondante in cui l’Italia verrà interessata da forte maltempo e un costante freddo anomalo. L’anomalia di freddo interesserà tutta l’Europa centrale, i Balcani e il Mediterraneo centrale: anche nel nord Africa, e soprattutto in Tunisia e Libia, farà molto freddo al punto che tra 9 e 12 luglio le temperature di Tunisi, Tripoli, Misurata, Bengasi e Tobruch saranno di circa 10°C più basse rispetto a quelle di Rostov, Volgograd, Krasnodar, Stavropol, Groznyj e anche Donetsk, Luhans’k, Mariupol, cioè in tutta l’area compresa tra Cecenia, Russia e Donbass triste teatro del conflitto di questi mesi nel territorio conteso da russi e ucraini.
Un’intensa ondata di caldo proveniente dal golfo Persico risalirà Iran e Iraq estendendosi fino a Turchia, Georgia, Azerbaigian, Russia e Ucraina, dove le temperature supereranno i +40°C in tutta la regione del Donbass duramente colpita dalla guerra russo-ucraina. L’afa sperimentata dagli italiani nelle ultime settimane si sposterà molto più a Nord/Est, lasciando spazio ad un lungo periodo fresco e perturbato nel cuore del Mediterraneo. Alla fine è probabile che il mese di luglio si riveli clamorosamente, quest’anno, addirittura meno caldo di giugno: sarebbe un’eventualità rarissima nella storia climatica d’Italia, determinata da una doppia anomalia estrema tra il caldo record avuto a giugno e il freddo anomalo previsto per il prosieguo di luglio.
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