Un razzo cinese probabilmente si schianterà sulla Terra oggi, 30 luglio. Nessuno sa esattamente quando o dove, ma è possibile fare qualche ipotesi basandosi sulle informazioni disponibili. Lo stadio centrale da 22,5 tonnellate del razzo Long March 5B dovrebbe rientrare nell'atmosfera terrestre oggi alle 18:16 UTC (20:16 ora italiana), con un margine di più o meno 5 ore, secondo le ultime previsioni dei ricercatori di Aerospace Corporation. Il booster ha trascorso meno di una settimana in orbita: ha lanciato Wentian, il 2° modulo della stazione spaziale cinese Tiangong, il 24 luglio scorso.
La maggior parte del corpo del razzo brucerà, ma grandi pezzi sopravviveranno all'ingresso in atmosfera, probabilmente da 5 a 9 tonnellate, secondo il Center for Orbital Reentry and Debris Studies di Aerospace Corporation.
Sulla base dell'orbita dello stadio centrale, sappiamo che i detriti cadranno da qualche parte tra 41 gradi di latitudine Nord e 41 gradi di latitudine Sud. Secondo le ultime previsioni, l'Europa e la maggior parte del Nord Africa sembrano essere fuori dalla linea di tiro. Sappiamo anche che l'area di ricaduta dei detriti sarà grande, con alcuni pezzi che probabilmente cadranno a diverse centinaia di km l'uno dall'altro. E' difficile al momento avere certezze, vista l'imprecisione della finestra di rientro. Dopotutto, il corpo del razzo sta viaggiando intorno alla Terra a circa 27.400 km/h, quindi un errore di un'ora nel tempo di rientro previsto si traduce in un errore di 27.400 km.
Prevedere tali cadute di detriti è davvero molto difficile: "L'inconveniente è che la densità dell'atmosfera superiore varia nel tempo; in realtà ci sono condizioni meteorologiche lassù," ha spiegato l'astrofisico Jonathan McDowell durante una discussione sull'imminente rientro del Long March 5B che Aerospace Corporation ha trasmesso in live streaming su Twitter. "E quindi questo rende impossibile prevedere esattamente a che punto il satellite avrà attraversato abbastanza atmosfera da sciogliersi, frammentarsi e infine rientrare," ha aggiunto McDowell, dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.
Inoltre, lo stadio centrale di Long March 5B non sta seguendo un percorso regolare e prevedibile attraverso l'atmosfera superiore, complicando ulteriormente i tentativi di previsione. L'oggetto sembra "ruzzolare in qualche modo, il che significa che c'è una quantità costantemente variabile di resistenza che viene esercitata su di esso," ha dichiarato Matthew Shouppe, della società di monitoraggio LeoLabs con sede in California, durante la discussione trasmessa su Twitter. "Dato che non sappiamo esattamente come stia cadendo, non possiamo elaborare modelli precisi".
Detto questo, possiamo fare alcune ipotesi plausibili sul rientro del razzo, basandoci esclusivamente sulla geografia. Ad esempio, è probabile che il nucleo di Long March 5B rientri sull'acqua, perché gli oceani coprono più del 70% della superficie terrestre. È improbabile che anche una caduta sulla terra ferma provochi lesioni a persone o danni alle infrastrutture, dato che la maggior parte delle persone vive in grandi aree metropolitane separate da molti km di spazio aperto. In effetti, c'è una "possibilità del 99,5% che non accada nulla," ha evidenziato durante la discussione Ted Muelhaupt, consulente di Aerospace Corporation.
Quindi non c'è motivo di farsi prendere dal panico. Tuttavia, non possiamo fare a meno di sentirci infastiditi dal fatto che dobbiamo preoccuparci, considerando che McDowell, Shouppe e Muelhaupt hanno tutti sottolineato che il rientro incontrollato era evitabile. Altri razzi orbitali non tendono a causare tali problemi: i loro grandi stadi principali vengono indirizzati nell'oceano o in aree disabitate poco dopo il decollo o, nel caso dei lanciatori Falcon 9 e Falcon Heavy di SpaceX, ridiscendono con atterraggi verticali per un futuro riutilizzo. Lo stadio centrale di Long March 5B, al contrario, raggiunge l'orbita insieme al suo payload e vi rimane fino a quando la resistenza atmosferica non lo fa discendere in modo incontrollato.
Quanto sta accadendo suona familiare: abbiamo assistito a tali rientri dopo le due precedenti missioni del Long March 5B, lanciate a maggio 2020 e aprile 2021. L'oggetto è caduto sull'oceano dopo il decollo dell'aprile 2021, ma la missione di maggio 2020 ha provocato una pioggia di detriti su parti dell'Africa occidentale che hanno raggiunto il suolo in Costa d'Avorio.