Scoperti nella Via Lattea i mattoni chiave della vita: sono molecole alla base dell’Rna

Un nuovo studio permette di fare un passo avanti nella comprensione dei meccanismi che hanno permesso la nascita della vita sulla Terra
MeteoWeb

Scoperta vicino al centro della Via Lattea una grande quantita’ dei mattoni alla base della vita sulla Terra: sono molecole chiamate nitrili che costituiscono l’Rna, il fratello a singola elica del Dna. La scoperta deriva dalla ricerca internazionale guidata dal Centro spagnolo di Astrobiologia di Madrid, con il contributo italiano dell’Universita’ di Bologna e dell’Universita’ Federico II di Napoli.  

Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences, permette di fare un passo avanti nella comprensione dei meccanismi che hanno permesso la nascita della vita sulla Terra e che potrebbero averla resa possibile anche nel resto dell’universo.  

Utilizzando due telescopi in Spagna, i ricercatori, guidati da Victor Rivilla, hanno osservato lo spettro elettromagnetico emesso dalla nube molecolare G+0.693-0.027, localizzata vicino al centro della nostra galassia. Le nubi molecolari sono regioni dense e fredde, adatte alla formazione di molecole complesse. “Il contenuto di questa nube molecolare e’ simile a quello di altre regioni di formazione stellare della nostra galassia, e anche a quello di oggetti del Sistema Solare come le comete”, spiega Rivilla. “Cio’ significa che il suo studio – aggiunge – puo’ farci capire gli ingredienti chimici che erano disponibili nella nebulosa che ha dato origine al nostro sistema planetario”. 

La vasta gamma di composti scoperti nella nube sono i precursori molecolari chiave nell’ipotesi del ‘mondo a Rna’, secondo la quale la vita sulla Terra era originariamente basata solo sull’Rna, mentre Dna e proteine si sono evoluti in un secondo momento. I risultati dello studio forniscono quindi sostegno a questa teoria, suggerendo anche che i mattoni base della vita potrebbero essere giunti sulla Terra all’interno di comete e meteoriti durante un periodo caratterizzato da frequenti impatti, compreso tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni fa.  

Condividi