La situazione siccità in Lombardia, viste anche le previsioni del tempo, è drammatica, con province come Pavia e Cremona colpite più duramente rispetto ad altre provincie. Il livello del Po, nel Cremonese in particolare, è di nove metri sotto lo zero. Lo ha detto a Nova il Presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti, a margine della presentazione del progetto "Nodes" all'Università di Pavia. "Noi – ha aggiunto – abbiamo purtroppo il rilascio degli invasi alpini a rilento e avremmo bisogno di più acqua per portare a casa almeno il primo prodotto, perché sulle seconde semine tanti in questo momento qua non l'hanno fatta e chi l'ha fatta non ha ottenuto nulla per via del terreno arido. Vedremo cammino facendo quali saranno le prospettive da pensare, anche nella bacinazione del Po, perché dovremo creare sei o sette bacini lungo il percorso del fiume per trattenere acqua e alzare la falda freatica". "Per il lago d'Idro – ha poi commentato Crotti – vale lo stesso discorso che per il Po, per il Serio, per il fiume Adda. Sono a livelli minimi, e se non piove il problema verrà accentuato, con aree che non ricevono acqua e non possono irrigare e non possono portare a termine le colture che ci sono nei campi".
Fontana: “l'acqua per l'agricoltura sta finendo”
"Purtroppo siamo arrivati a un tale livello di siccità, che sta finendo l'acqua per l'agricoltura". Lo ha sottolineato Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, a margine di un convegno oggi all'Università di Pavia. "I laghi Maggiore, Garda e di Como hanno riserve d'acqua che consentiranno l'utilizzo per le attività agricole ancora per qualche giorno – ha spiegato Fontana – E' più critica la condizione del bacino del lago d'Idro. La situazione è molto preoccupante: se nei prossimi giorni non pioverà, sarà difficile reperire risorse idriche per l'agricoltura".
"Sull'acqua potabile non c'è mai stato alcun rischio perché la falda è ancora sufficientemente in grado di rispondere alla esigenze", ha aggiunto Fontana. "Il problema – rimarca – c'è per quanto riguarda l'irrigazione, anche perché sono ordini di grandezza assolutamente non paragonabili. Attualmente per certi laghi possiamo resistere fino al 25 luglio, più o meno. Per qualche altro bacino la situazione è più pesante e complessa, per cui non so fino a quando riusciamo ad arrivare".