Potrebbero verificarsi tempeste geomagnetiche domani, 23 luglio, quando è previsto l'impatto di un'espulsione di massa coronale (CME) contro il campo magnetico terrestre. La nube di particelle cariche è stata scagliata verso la Terra da uno tsunami solare. Secondo gli esperti della NOAA è probabile che si verifichino tempeste di classe da G1 a G2 (da lieve a moderata), con possibile escalation alla categoria G3 (forte).
Lo tsunami solare e la CME
La macchia solare AR3060 ha prodotto un'esplosione nelle prime ore del 21 luglio (01:10 UTC, 03:10 ora italiana), producendo un brillamento solare classe C5 e uno tsunami solare: quest'ultimo è l'onda d'urto oscura che si può vedere mentre si allontana dal luogo dell'esplosione in queste immagini catturate dal Solar Dynamics Observatory della NASA:
Subito dopo l'esplosione, la US Air Force ha segnalato un'esplosione radio solare di tipo II, una forma naturale di disturbo radio prodotto dalle onde d'urto nel bordo della CME. Le caratteristiche dell'esplosione suggerivano che una CME stesse attraversando l'atmosfera solare a una velocità di 1063 km/s.
In seguito, i coronagrafi a bordo del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) hanno rilevato la CME:
Nelle immagini è possibile individuare una sovrapposizione di più CME. Le nubi più luminose alle posizioni ore 8 e 10 potrebbero provenire da eruzioni laterali: queste non si stanno dirigendo verso la Terra. Di maggiore interesse è una CME debole emersa poco prima delle 02:06 UTC, le 04:06 ora italiana: è proprio quella emessa dallo tsunami ed è esattamente all'interno della zona rivolta verso la Terra. I previsori NOAA si aspettano che arrivi il 23 luglio.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.