Il 24 agosto 2006, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha deciso che Plutone non era più un pianeta: è stato infatti ufficialmente classificato come pianeta nano insieme ad altri quattro corpi celesti nella periferia del Sistema Solare (Cerere, Eris, Makemake e Haumea). Questa decisione ha suscitato polemiche e indignazione in tutto il mondo.
Da cosa deriva la decisione di declassamento? Un pianeta, per essere definito tale, dovrebbe soddisfare 3 requisiti: essere abbastanza massiccio perché la sua gravità gli conferisca una forma tondeggiante, orbitare intorno al Sole, e dominare la propria orbita, cioè avere sgomberato la sua “zona” di Sistema Solare da altri corpi celesti. Plutone e i pianeti nani più distanti non soddisfano quest’ultimo criterio, la dominanza orbitale: l’ex pianeta condivide infatti la sua orbita con tanti altri piccoli oggetti trans-nettuniani.
Inoltre, se Plutone avesse mantenuto il suo status planetario, anche gli altri pianeti nani avrebbero dovuto essere classificati come pianeti.
Mentre gli astronomi continuano a dibattere sulla definizione di pianeta, e il pubblico sostiene il ripristino dello status planetario, per ora, Plutone dovrà solo accontentarsi di essere il re dei pianeti nani.