In Cina la siccità sta toccando livelli record: sono in secca parti dello Yangtze, il fiume più lungo che attraversa il gigante asiatico, con conseguenti timori per le forniture di energia idroelettrica e lo stop dei trasporti fluviali. Nelle zone più colpite sono stati rilasciati 980 milioni di metri cubi di acqua dai bacini idrici per bilanciare le carenze, che colpiscono 2,46 milioni di persone, con conseguenze su 2,2 milioni di ettari di terreni agricoli, secondo i dati del ministero per la Gestione delle Emergenze.
I livelli dello Yangtze sono particolarmente bassi a Wuhan, dove in alcuni punti le persone riescono a camminare sul letto del fiume, quasi asciutto. Situazione simile anche a Chongqing, del Sud/Ovest, dove sono riemerse statue buddhiste fino a oggi sommerse che si ritengono risalire a 600 anni fa.
Venerdì scorso il governo ha emesso un allarme a livello nazionale, in particolare in riferimento al Sud/Ovest del Paese, alla provincia del Sichuan, dove le alte temperature non molleranno la presa fino al mese prossimo.
Nella provincia sud-occidentale il livello dei fiumi preoccupa in particolare sul versante energia, in quanto dipende per l’80% delle forniture di elettricità dal settore idro-elettrico. Inoltre, nelle aree maggiormente colpite dall’ondata di caldo delle ultime settimane, la domanda di energia è aumentata del 25%.
Heat wave sweeping China. Yangtze River water level in Chongqing dropped to unprecedented levels, revealing ancient rock carvings of Buddha figures. pic.twitter.com/K455b7eFqk
— Carl Zha (@CarlZha) August 22, 2022
Three 600-year old Buddhist statues were found when water levels receded in China’s Yangtze River. pic.twitter.com/OnZ9zSt8UH
— CBS News (@CBSNews) August 21, 2022