L’inferno sta per finire. “Dopo la grande paura di ieri sera e una notte trascorsa al lavoro a Pantelleria si va verso la normalità: due Canadair sono già al lavoro per spegnere gli ultimi focolai in una zona dopo è difficile operare da terra. Il vento è calato e anche le fiamme, il peggio sembra passato“. Così il sindaco Vincenzo Campo fa il punto della situazione nell’isola con l’ANSA. Resta “il forte dubbio” che il rogo “abbia origine dolosa“, perché, spiega, è “partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri“. Campo auspica che “a Pantelleria, come nel 2016, la natura possa coprire l’accaduto e si scoprano i ‘fenomeni’ di questo atto indegno“.
Quel che è certo, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile Sicilia, è che “a Pantelleria sono andati distrutti da 100 a 200 ettari di vegetazione“. Una perdita immane. “E’ ancora presto per capire l’entità esatta del danno. Ma una vasta zona è andata in fumo“. A parlare con l’Adnkronos è il capo della Protezione civile della Sicilia, Salvo Cocina, che per tutta la notte ha seguito l’evolversi della situazione dell’incendio divampato sull’isola. “E’ stata raggiunta anche una zona del Parco nazionale di Pantelleria – dice – ma non la zona di maggiore riserva integrale“.
Dopo le difficoltà di ieri sera, sono sbarcati alle prime luci dell’alba di stamattina a Pantelleria i mezzi di rinforzo dei Vigili del Fuoco partiti ieri sera per l’isola danneggiata da un vasto incendio. Si tratta di una squadra di Trapani con due mezzi e un’altra proveniente da Palermo. L’imbarco è avvenuto al porto di Trapani sul traghetto ‘Paolo Veronese’ della Siremar. Mezzi e uomini daranno supporto ai vigili del fuoco e agli uomini del Corpo Forestale che da ieri sera sono impegnati a spegnere l’incendio divampato tra le contrade Khamma, Favarotta e perimetrale. Le fiamme hanno minacciato anche contrada Gadir. Ma non solo. E’ stato anche richiamato personale in servizio e attivato l’intervento anche del distaccamento aeroportuale, sono 20 i vigili del fuoco che operano a protezione delle abitazioni con 5 mezzi di soccorso.
Già nel corso della notte la situazione è apparsa un po’ migliorata grazie all’azione di contrasto favorita da una diminuzione del vento, che aveva reso più difficoltose le prime fasi delle operazioni di soccorso. Non risultano, al momento, persone e abitazioni coinvolte. Nella notte, infatti, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, aveva fatto sapere che “l’incendio è stato contenuto, rimangono alcuni focolai”. “E’ andata bene – ha aggiunto – perché il vento di scirocco spinge verso il mare, altrimenti sarebbe stato complicato“. Cocina spiega che “non c’è stato alcun danno a persone, bruciate solo alcune strutture in legno come tettoie e gazebo“. Cocina spiega anche che sulla natura dolosa “ci sono pochi dubbi”. “Abbiamo individuato almeno due punti, stiamo verificando se ce ne siano altri – afferma il capo della Protezione civile regionale – Altro elemento che fa propendere per l’azione dolosa è il vento di scirocco che soffia sull’isola: sappiamo per i criminali è un’arma in più“.
Evacuazioni nella notte
I mezzi della Guardia costiera di Pantelleria hanno evacuato 30 persone che si trovavano in contrada Gadir al momento dell’incendio che ha minacciato le abitazioni. Le persone sono state recuperate con i gommoni e le motovedette della Guardia costiera, intervenuti da mare per mettere in salvo chi era pronto a fuggire per la paura delle fiamme. Al porto di Pantelleria ad attendere i mezzi navali di soccorso c’era un’ambulanza del 118, ma nessuno delle persone soccorse ha avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari.
“L’incendio ha lambito case e colpito diversi canneti, così alcune abitazioni hanno riportato danni indirettamente. Nella notte una trentina di persone sono state messe al sicuro per precauzione via mare e diciotto di loro sono stati ospitati dal Comune. Non ci risultano che ci siano feriti, ma soltanto tanta paura“, ha spiego il sindaco Campo.