Situazione critica per l’incendio boschivo divampato ieri ad Anon de Moncayo, nei pressi di Saragozza, nel nord-est della Spagna, che ha costretto all’evacuazione di circa 1.300 persone da otto città (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Gli evacuati si sono rifugiati in tre diversi centri sportivi nelle città vicine.
L’incendio si è sviluppato in un perimetro di 50 chilometri in meno di 24 ore e si stima che la superficie bruciata possa raggiungere gli 8.000 ettari, secondo l’agenzia di stampa statale Efe. Il Presidente della comunità autonoma dell’Aragona, Javier Lamban, ha detto che la situazione è critica nella città di Anon de Moncayo e che la priorità per i 300 Vigili del Fuoco impegnati a combattere le fiamme è quella di proteggere le vite umane e le città.
Inoltre, secondo quanto riferisce la stampa iberica, l’Unità di emergenza militare è stata impiegata per aiutare a spegnere il rogo a Vall d’Ebo, ad Alicante. Sotto controllo, invece, l’incendio di Jumilla, nell’area di Murcia. In totale, crica 500 militari sono operativi questa domenica per estinguere questi tre incendi, anche se il personale impiegato a Jumilla ha iniziato a lasciare l’area dopo aver domato il rogo.
Secondo il Sistema europeo di informazione sugli incendi forestali, quest’anno in Spagna sono bruciati 248.674 ettari, quasi quattro volte la media annuale del Paese, pari a 66.965 ettari dal 2006, anno in cui sono iniziate le registrazioni.