Un nuovo studio condotto dall'Università di Bonn e dall'Università di Saint Andrews, sfida la precedente visione dell'Universo: secondo i risultati pubblicati su Monthly Notice della Royal Astronomical Society, le galassie nane del secondo ammasso di galassie più vicino alla Terra, l'ammasso della Fornace, sono prive di aloni di materia oscura.
Secondo il modello standard della cosmologia, gran parte delle galassie è circondata da un alone di particelle di materia oscura, invisibile, ma la cui massa esercita una forte attrazione gravitazionale sulle galassie vicine. Le galassie nane sono piccole e deboli, solito presenti in ammassi di galassie o vicino a galassie più grandi. Per questo motivo potrebbero essere influenzate dagli effetti gravitazionali dei "vicini" più grandi.
"Introduciamo un modo innovativo per testare il modello standard basato su quanto le galassie nane sono disturbate dalle maree gravitazionali provenienti da galassie più grandi vicine," ha spiegato Elena Asencio, dell'Università di Bonn e autrice principale dell'articolo. Esaminando i dati emersi gli autori hanno concluso che con il Modello Standard non è possibile spiegare le morfologie osservate nelle galassie nane. È la prima volta che uno studio che testa l'effetto della materia oscura sulla dinamica e sull'evoluzione delle galassie conclude che le osservazioni si spiegano meglio se si assume che le galassie non sono circondate da materia oscura.