I violenti temporali che nel primo pomeriggio di oggi hanno colpito la Sicilia orientale, hanno provocato un’eccezionale nevicata d’agosto sull’Etna. Il maltempo che ha colpito Catania e tutta l’area etnea, ha fatto crollare le temperature su valori eccezionalmente bassi per il periodo, come se fossimo già in pieno autunno. Ai 1.920 metri del Rifugio Sapienza la temperatura è crollata a +11,0°C, ma è stato meno colpito dal maltempo. Tra le località interessate dalle precipitazioni più intense, i dati più rilevanti sono quelli di Fornazzo che a 820 metri di altitudine è piombata a +15,8°C e di Nicolosi, dove la colonnina di mercurio ha raggiunto +15,7°C ad appena 780 metri di altitudine. Ai 700 metri di Pedara abbiamo raggiunto +16,8°C mentre a Catania città la temperatura è scesa a +22,7°C in pieno giorno.
Ma il dato più freddo in assoluto tra quelli disponibili arriva dal versante Nord/Orientale dell’Etna: a Piano Provenzana, a 1.810 metri di altitudine, la temperatura è piombata a +9,3°C. Questo dato spiega com’è possibile che oltre i 2.800/2.900 metri di altitudine, la precipitazione sia stata nevosa fino alla cima, che supera i 3.340 metri di altitudine. La neve si vede chiaramente al suolo sul versante Nord dell’Etna e in modo particolare sul Cratere di Nord/Est, come possiamo osservare chiaramente dalle fotografie scattate pochi minuti fa, mentre le spettacolari nubi “mammatus” temporalesche si allontanano verso sud lasciando spazio a schiarite sempre più ampie.
Da Catania, Siracusa e dalla Sicilia interna, la neve non si vede perché non è caduta sul versante Sud del vulcano, ma soltanto su quello settentrionale. Si può vedere bene, quindi, dai Nebrodi, dai Peloritani, dai punti delle isole Eolie e della Calabria in cui l’Etna mostra il suo versante settentrionale.
