“Era il 16 agosto del 1972 quando il fotografo romano Stefano Mariottini, a circa 200 metri dalla costa di Riace, in Calabria, trovò il Bronzo A e il Bronzo B, il giovane e il vecchio: inseparabili eppure diversi, due uomini completamente nudi che dovevano essere armati di scudo, lancia ed elmo.
Esemplari unici al mondo in bronzo, gli “eroi venuti dal mare” sono considerati tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica e la loro grandezza sta soprattutto nella perfezione con cui i corpi sono stati riprodotti .
I Bronzi di Riace ormai sono il simbolo della città di Reggio Calabria. Dal 2013 sono esposti nel MArRC Museo Archeologico di Reggio Calabria e senza dubbio hanno dato nuova vita alla struttura museale”. Lo ha affermato Rosanna Trovato, Presidente Archeoclub D’Italia “Area Integrata dello Stretto”.
“La consapevolezza del grande valore storico e artistico è sicuramente molto grande. I Bronzi, statue dalla disarmante bellezza, sono mistero e fascino, e da sempre richiamo di visitatori provenienti da tutto il Mondo – ha continuato la Trovato – che restano stupiti davanti a tanta meraviglia.
Quest’anno ricorrono i cinquant’anni dal ritrovamento dei Bronzi e tante sono le iniziative programmate in Calabria per festeggiare la ricorrenza.
Anche Archeoclub D’Italia Area Integrata dello Stretto ha calendarizzato per l’occasione diverse iniziative non solo culturali, ma di valorizzazione turistica del territorio.
In giugno presso l’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria abbiamo tenuto un importante convegno che ha visto l’intervento di esperti qualificati soffermarsi sull’eccezionalità dei Bronzi di Riace dal punto di vista storico-artistico (Dott. Claudio Sabbione archeologo) e sull’importanza che hanno avuto anche per la crescita del MARC (Dott. Giacomo Oliva docente). Grande interesse ha suscitato la documentazione fotografica (Dott. Fulvio Rizzo) “I Bronzi escono dal mare di Riace”, ma anche tanta meraviglia per eccezionalità dei reperti portati alla luce.
Le statue sono state datate dagli studiosi al V sec. a.C., di stile tipico dorico del Peloponneso, prodotte ad Argo e che si trovassero su una nave che viaggiava dalla Grecia verso la penisola italica. Negli anni gli studi sui Bronzi di Riace sono stati davvero tanti, ma tanti sono anche i misteri attorno a queste grandi statue. Dove, quando e da chi furono veramente realizzate; cosa rappresentassero e quanti fossero; come e perché finirono nelle acque di Riace”.
“A riscrivere la storia sui Bronzi di Riace è il Prof. Daniele Castrizio, dell’Università di Messina, che con le sue ricerche svela altre curiosità e le porta in giro in maniera singolare con il suo “MAGNAGRECANTICO”, un racconto inedito sulla storia dei Bronzi di Riace, un canto misto, di storia, di note, di immagini e di parole.
E Archeoclub ha portato questo spettacolo oltre lo Stretto, a Messina, inserendolo nel cartellone della “Notte del Liceo Classico” F.Maurolico al Teatro Vittorio Emanuele.
L’attività di Archeoclub non si è limitata a celebrare i 50anni del ritrovamento dei Bronzi solo sotto l’aspetto culturale – ha concluso Rosanna Trovato – ma ha cercato di valorizzare e promuovere la conoscenza del territorio reggino, dei tanti luoghi che sono stati palcoscenico non solo del ritrovamento dei Bronzi ma della importante presenza storica di cui i siti archeologici ne sono testimonianza. In tal senso si sono attivati i nostri Soci operatori turistici (MIDIMAR-viaggi e turismo) che hanno ideato un Itinerario Turistico “Reggio Calabria e dintorni : tra Greci, Romani, Bizantini, Ebrei e i discendenti Grecanici”, diffuso alle sedi Archeoclub presenti su tutto il territorio nazionale.
Ed ancora abbiamo stimolato tutti gli amici che in qualche maniera potevano aiutarci in loco con agevolazioni su servizi che fossero veicolo di presenza turistica e di conoscenza culturale. E così Marina dello Stretto- porto turistico di Villa San Giovanni- in occasione del 50°dei Bronzi di Riace concede uno sconto alle imbarcazioni in transito che dimostrino di aver visitato il Museo Nazionale di Reggio Calabria.
Il nostro territorio è ricco di storia, di bellezze naturali e paesaggistiche e i Bronzi sono un valore aggiunto molto importante che continueremo a far conoscere, insieme all’immenso patrimonio dell’area dello Stretto a cui la nostra sede si è votata”.