“A Roma l’inquinamento non va in vacanza e il Comune, di fronte alla sconfitta in tema di smog, non sa fare altro che invitare i cittadini a chiudersi in casa ed evitare i parchi pubblici”: la denuncia arriva oggi dall’esponente di FdI Luciano Ciocchetti, candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio Uninominale Roma 6.
“Nonostante Roma si sia svuotata ad agosto come conseguenza delle partenze dei cittadini per le vacanze estive, e malgrado la forte riduzione del numero di automobili in circolazione, le centraline Arpa sparse nella capitale hanno registrato nei giorni scorsi un preoccupante incremento dei valori di Pm10 nell’aria – afferma Ciocchetti – Le situazioni più critiche si riscontrano a Tiburtina, Arenula, Bufalotta e Eur Fermi, mentre sul fronte del biossido di azoto i valori più alti sono registrati presso le centraline di Fermi, Francia e Magna Grecia”. “Di fronte a tale situazione critica l’amministrazione comunale ha ammesso la sconfitta e si è arresa, adottando lo scorso 26 agosto un provvedimento con cui invita i cittadini più fragili a non uscire di casa tra le ore 12 e le ore 18, evitando in particolare parchi, aree periferiche ed extraurbane – prosegue Ciocchetti – Un comportamento gravissimo quello di Roma Capitale che attesta il fallimento delle politiche in tema di inquinamento e costringe i cittadini a chiudersi in casa per evitare di correre rischi sanitari”.
“La pessima qualità dell’aria della capitale è un problema non certo nuovo, al punto che una recente ricerca scientifica afferma che Roma potrebbe raggiungere i 591 morti annui da smog con una crescita dei decessi del +8% rispetto al passato proprio a causa delle elevate concentrazioni di inquinanti in città. E’ necessario intervenire con una serie di misure strutturali e realmente efficaci volte a salvaguardare la salute dei romani, perché è evidente che quanto fatto fino ad oggi non sia assolutamente sufficiente,” conclude Luciano Ciocchetti (FdI).