Siccità, Bratti (Autorità distrettuale Po): “il peggio è alle spalle ma servono interventi”

Alessandro Bratti, neo segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po (AdbPo-MiTe), fa il punto sulla situazione della siccità che quest'estate ha colpito il bacino del Po
MeteoWeb

Speriamo che il peggio sia ormai alle spalle, ma le buone notizie non devono farci dimenticare la necessità di interventi più strutturali”, dai nuovi invasi alle barriere anti sale. Lo dice all’ANSA Alessandro Bratti, neo segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po (AdbPo-MiTe), facendo il punto sulla situazione della siccità che quest’estate ha colpito il bacino del Grande Fiume. 

Il tema principale – sottolinea Bratti – è quello della gestione delle acque. Il problema a volte non è che l’acqua manca, ma che chi ce l’ha, non te la dà”. Questa è stata una delle criticità evidenziata dallo stato di grave siccità di quest’anno, “trovare il modo di far funzionare un’operazione di mutuo soccorso tra i territori”, “e c’è quindi da lavorare con il Ministero anche per rafforzare il ruolo regolatorio dell’Autorità di distretto” perché se le indicazioni date alla luce dei dati sulle portate, sul cuneo salino, vengono poi ignorate “si rischia anche di andare incontro a sanzioni dall’Europa”.

“Il periodo più difficile è alle spalle ma solo temporaneamente – avverte Bratti – perché non credo che quello che abbiamo vissuto quest’anno sia eccezionale. Penso diventerà l’ordinarietà”. Con tutti i timori del caso legati anche al comparto produttivo, dall’idroelettrico a poli come quello chimico del Ferrarese. Le regioni del bacino del Po “sono quelle da cui passa il 45% dell’economia dell’intero Paese”.  

Condividi