Siccità, la Norvegia potrebbe ridurre l’export di elettricità verso l’Ue

Nelle centrali idroelettriche norvegesi, i livelli di acqua sono i più bassi dal 1996 e il governo potrebbe decidere di "dare priorità alle riserve di energia idroelettrica"
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Anche la Norvegia fa i conti con la siccità, che potrebbe arrivare anche ad influire sull'export di elettricità all'Europa. Se la siccità dovesse continuare, infatti, il governo norvegese potrebbe decidere di ridurre l'export all'Europa, secondo quanto riportano diversi media internazionali, tra i quali il Financial Times.  

La Norvegia, con la crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina, è diventata un partner fondamentale per l'Europa e soprattutto per Gran Bretagna, Germania, Olanda e Danimarca, sottolinea il Financial Times, spiegando che alcuni partiti locali "hanno suggerito di interrompere le esportazioni finché la crisi energetica non sarà finita". Tuttavia, essendo parte del mercato interno europeo e dovendo onorare contratti bilaterali, la Norvegia non potrà arrivare a tanto. 

Una decisione formale sulla riduzione delle esportazioni non è stata ancora presa ma il governo norvegese potrebbe farlo nelle prossime settimane, mettendo a punto un meccanismo che scatta se il livello dell'acqua delle centrali idroelettriche dovesse scendere al di sotto della media. "Se il livello dell'acqua nelle cisterne dovesse precipitare a livelli molto bassi, noi abbiamo concordato di dare priorità alle riserve di energia idroelettrica e alla sicurezza delle forniture di elettricità, limitando l'export", ha spiegato il Ministro dell'Energia e del Petrolio, Terje Aasland, incontrando i leader di partito.  

I livelli dell'acqua nella Norvegia meridionale – principale bacino di energia idroelettrica – sono i più bassi dal 1996, attestandosi al 49,3% quando la media stagionale è del 74,4%. 

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