Le piogge delle ultime settimane hanno portato un po’ di sollievo, ma la situazione del Po resta critica: il livello di severità idrologica emerso al termine dell’ennesimo lungo ed articolato incontro stagionale dell’Osservatorio sugli Utilizzi Idrici nell’area distrettuale del fiume Po rimane ancorato al colore rosso che si traduce in uno scenario complessivo di severità ancora elevata, secondo quanto riporta l’Autorità Distrettuale del Fiume Po.
Le registrazioni nelle diverse stazioni di rilevazione lungo l’asta del Grande Fiume proiettano un quadro parzialmente rigenerato, soprattutto se si considera che la stagione dei prelievi dell’irrigazione si sta rapidamente avviando alla conclusione anche con le anticipate raccolte di alcune colture come, per esempio, quella del pomodoro. A Pontelagoscuro (Ferrara) ad esempio a fine luglio la quota non superava i 114 mc/s, mentre si è attestata a 540 mc/s subito dopo le ultime piogge ed ora staziona abbastanza stabilmente attorno ai 400 mc/s, un dato abbastanza rilevante e che consente di abbattere drasticamente la risalita delle acque salmastre. Il cuneo salino alla foce è passato dai 38-40 km di fine luglio ai 16-18 km attuali verificati da Arpae sul Po di Pila e ai 18-20 sul Po di Goro.
Le recenti precipitazioni hanno portato sollievo anche ai grandi laghi alpini.
La 14ª seduta dell’Osservatorio è stata presieduta dal neo segretario generale dell’autorità del Po Alessandro Bratti, che ha ribadito l’utilità e l’importanza di questo metodo di confronto che riunisce oltre settanta realtà fra enti locali, agenzie e portatori d’interesse.