La Luna piena di agosto, conosciuta come “Luna dello Storione“, ha illuminato la notte. Dato che la fase di plenilunio si è verificata in prossimità del perigeo (il punto più vicino alla Terra lungo la sua orbita), si parla di “Superluna“, termine più folkloristico che scientifico che sta ad indicare che il satellite appare leggermente più grande e più luminoso del solito. Nella gallery scorrevole in alto, alcuni bellissimi scatti della “Superluna dello Storione”, tra cui quello realizzato da Gianni Tumino da Ispica (Ragusa) e foto dal mondo, come dalla Grecia e dalla Turchia.
Il riferimento allo “Storione” deriva dalle tribù Algonquin di quello che oggi è il Nord America orientale: questi grandi pesci venivano catturati più facilmente nei Grandi Laghi in questo periodo dell’anno.
Quella di agosto è stata l’ultima Superluna dell’anno: le altre 3 sono avvenute a maggio, giugno e luglio. Anche nel 2023 ci saranno 4 Superlune consecutive, così come nel 2024, mentre il 2025 ne avrà 3 di fila.
Una Superluna appare fino al 30% più luminosa e 14% più grande del solito: anche se può sembrare molto, è difficile individuare una tale differenza ad occhio nudo. La Superluna può sembrare però particolarmente grande se è vicina all’orizzonte, in un fenomeno noto come “illusione lunare”. Nonostante ciò che si potrebbe pensare di vedere, la larghezza della Luna rimane la stessa sia che si trovi in basso vicino all’orizzonte o in alto nel cielo. Secondo la NASA questo inganno lunare può essere causato dal cervello che confronta la Luna con edifici o oggetti vicini, o forse identifica semplicemente gli oggetti all’orizzonte come più grandi delle cose nel cielo.