La Svizzera, si sa, è Svizzera. E quindi molto più rigida, precisa, schietta dell’Italia in cui “andrà tutto bene“. Mentre noi utilizziamo l’arte retorica per stimolare le emozioni al fine di alleggerire i problemi, in Svizzera vanno diretti al punto. E così il presidente della Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) Werner Luginbühl, senza mezzi termini, ha paventato le possibili interruzioni di corrente durante il prossimo inverno, a causa della crisi energetica che sta interessando l’Europa.
Luginbühl ha consigliato agli svizzeri di “fare scorte di candele e legna“, per poter avere luce e riscaldamento seppur rudimentale. Come una volta, insomma. Il presidente dell’organo federale ipotizza quindi dei blackout controllati a causa della carenza di materie prime. Secondo Luginbühl l’energia dovrebbe essere utilizzata in modo più razionale, “in quanto oggi viene sperperata in modo del tutto sconsiderato“. L’ElCom vorrebbe ridurre temporaneamente la produzione dei grandi consumatori, “che sarebbe lo strumento più efficace ed anche quello con il maggior potenziale“.
Luginbühl, nel suo intervento pubblico, ha criticato i politici svizzeri “che in questi anni sono rimasti inermi nonostante i numerosi avvertimenti“, poi aggravati dalla crisi in tra Russia e Ucraina. In caso di carenza di elettricità e gas su larga scala in Europa per un eventuale blocco dell’import di materie prime dalla Russia, infatti, la Svizzera non potrebbe più contare sull’importazione di elettricità dalla Francia durante il periodo invernale. A quel punto l’ipotesi è che Italia e Germania possano aiutare la Svizzera, ma potranno farlo soltanto se avranno scorte sufficienti per loro. E la situazione, per entrambi i Paesi, non è rosea.
In Svizzera il dibattito sulla gestione della crisi energetica è molto acceso in questi giorni, e la preoccupazione per blackout quotidiani nel prossimo inverno è enorme. “Stiamo sprecando enormi quantità di energia” ha dichiarato Stella Jegher di Pro Natura, aggiungendo che “l’industria, l’artigianato e le famiglie potrebbero risparmiare circa un terzo dell’elettricità senza nemmeno rendersene conto“.