La Prefettura di Ancona conferma in una nota l’attuale bilancio delle vittime e dei dispersi a seguito della devastante alluvione che ha investito le province di Ancona e Pesaro-Urbino, nelle Marche. Secondo le stime ufficiali, al momento sono 9 le vittime accertate: due di loro non sono stati ancora identificati. I dispersi, si legge sempre nel comunicato, sono quattro, “che potrebbero rientrare fra i soggetti in via di identificazione”.
“La situazione – spiega la Prefettura – è costantemente seguita con sopralluoghi sui territori interessati dalle avversità atmosferiche. Le priorità al momento sono ancora la ricerca dei dispersi, la prevenzione di ulteriore fase valutativa del pericolo per le persone e l’aiuto ai più fragili”. “I Comuni – continua il comunicato – monitorano costantemente il territorio per segnalare criticità gravi o per cui è necessario intervenire. L’Asur ha fornito un quadro delle iniziative intraprese, tra cui la messa in sicurezza dei farmaci nei casi di interruzione di corrente”.
Delle 38 persone ricoverate dopo il maltempo che ha colpito il Senigalliese, e distribuite nei pronto soccorso degli ospedali di Senigallia (31), Fabriano (3), Torrette di Ancona (1) e Jesi (3), tutti sono stati dimessi, ad eccezione di 4 persone. Non sarebbero in pericolo di vita, tranne un uomo di 44 anni proveniente dalla zona di Sassoferrato, con sindrome da annegamento, ora monitorizzato presso il reparto di rianimazione di Fabriano. Lo fa sapere all’ANSA Mario Caroli, primario del pronto soccorso di Jesi e coordinatore del Gores Marche Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria.
All’ospedale di Jesi, restano una 14enne curata in pediatria per policontusioni e un 36enne ricoverato in ortopedia per fratture multiple tra cui quella del femore. Una anziana di 90 anni è ricoverata per una sindrome da ipotermia ad Ancona. “I quattro ospedali – riferisce Caroli – hanno accolto in queste ore feriti provenienti in larga parte dai comuni della Valle del Misa, da Ostra e frazioni (Pianello e Vaccarile) e dalla zona di Sassoferrato”. “Ora ci aspettiamo effetti secondari all’evento, traumi da scivolamenti nel fango che sono molto frequenti in queste situazioni“, ha aggiunto. “Come assistenza sanitaria, gli ospedali sono tutti operativi e pronti ad accogliere altri feriti. Cercheremo di mettere in campo un servizio di supporto psicologico intensivo per tutte le famiglie che hanno avuto deceduti o dispersi, e per tutti coloro che hanno avuto dei gravi danni”.
Gli sfollati sono 150, spiega la Prefettura, aggiungendo che “la maggior parte di queste persone si trova nel comune di Senigallia, ma il numero è in crescita”. “Al riguardo – si legge nel comunicato – sono stati predisposti dalle forze di polizia dedicati servizi di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati”. “Per la giornata di domani è prevista Allerta gialla per rischio idrogeologico ed idraulico. Si raccomanda l’adozione di comportamenti esternamente prudenti“, fa sapere la Prefettura.
“La viabilità è monitorata dall’Anas e, comunque, al momento non sono segnalati gravi disagi alla percorribilità delle Strade Statali e delle arterie viarie provinciali“, viene rese noto dalla Prefettura. Nella nota, viene spiegato che al momento “sono impiegate 200 unità dei Vigili del Fuoco, 100 dei Carabinieri, 50 della Polizia di Stato e 30 della Guardia di Finanza. I Vigili del Fuoco hanno allestito 3 posti di comando avanzato nei Comuni di Barbara, Senigallia e Ostra della provincia di Ancona“.
Prosegue da ventiquattr’ore l’intervento di 380 Vigili del Fuoco tra Ancona e Pesaro Urbino: finora sono oltre 500 gli interventi effettuati in regione, più di 300 nel solo capoluogo marchigiano, con squadre giunte in rinforzo da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana. Tra fango e alberi abbattuti squadre a terra, soccorritori fluviali alluvionali ed esperti in topografia proseguono senza sosta le operazioni di ricerca delle persone disperse tra Barbara, Castelleone e Serra de’ Conti, mentre con escavatori e idrovore i vigili del fuoco stanno prosciugando e liberando aree e strutture invase dal fango.