Alluvione Marche, indagini su 2 filoni: allerta e manutenzione sui corsi d’acqua

Le indagini per far emergere responsabilità per il disastro nelle Marche si annunciano complesse
MeteoWeb

La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo – al momento a carico di ignoti – per omicidio colposo e inondazione colposa a seguito dell’alluvione che ha devastato la provincia di Ancona, provocando 11 morti ed ingenti danni. I Carabinieri forestali hanno acquisito documenti negli uffici della Regione e stanno lavorando su due filoni. Al fascicolo lavorano anche i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale.  

Il primo filone si focalizza sull’allertamento della popolazione che non c’è stato perché – come pare ormai accertato – i bollettini meteo non segnalavano livelli di precipitazioni preoccupanti. A questo proposito, la Protezione Civile della Regione Marche ha parlato di “un fenomeno meteo impossibile da prevedere nella sua intensità e sviluppo con le attuali conoscenze disponibili“. Ecco perché non è stato diramato alcun bollettino di allerta rivolto alla popolazione residente nelle aree colpite. 

Il secondo filone punta a rilevare eventuali responsabilità e negligenze negli interventi di manutenzione sui corsi d’acqua che hanno causato le inondazioni. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri forestali del gruppo di Ancona, su delega della Procura, hanno effettuato un sorvolo con un elicottero NH 500 in dotazione al quinto nucleo elicotteri Carabinieri di Pescara per accertare lo stato degli argini e delle sponde dei corsi d’acqua Misa e Nuvola. Le immagini, indicano i militari, “potranno essere utili per ricostruire la dinamica dell’evento e le condizioni attuali delle aste fluviali interessate dalle esondazioni”. Accertamenti sono in corso anche presso la Regione e gli enti coinvolti nelle opere.  

Le indagini, che sono ancora nelle fasi iniziali, si annunciano complesse. Ci vorrà del tempo per acquisire tutti gli elementi utili a far emergere responsabilità in quanto accaduto.  

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