Alluvione Marche, in realtà questo maltempo era prevedibile e infatti era stato previsto. Il cambiamento climatico non c’entra affatto

L'alluvione che ha colpito le Marche ieri sera non era affatto imprevedibile, infatti molti meteorologi l'avevano prevista. Ma anzichè investire sull'allertamento meteorologico preferiamo blaterale fandonie sui cambiamenti climatici, che anche stavolta non c'entrano affatto. Fenomeni così estremi fanno parte da sempre della natura del nostro Pianeta e nella storia d'Italia ci sono migliaia di eventi più violenti del maltempo di ieri
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Non è affatto vero che l’alluvione delle Marche non fosse prevista né prevedibile. Sicuramente l’allerta meteo “ufficiale”, quella della protezione civile che per le Marche ieri si era limitata ad una allerta “gialla”, aveva sottovalutato la situazione (e su questo bisognerebbe aprire una seria riflessione). Ma molti altri centri meteorologici e tantissimi meteorologi avevano lanciato l’allarme per fenomeni così estremi sull’Italia centro/settentrionale già con svariati giorni d’anticipo, proprio per la configurazione che lasciava presagire qualcosa di simile. L’evento, quindi, per quanto estremo, era prevedibile e infatti era stato previsto.

Il meteorologo greco Georgios Papavasileiou ha pubblicato su twitter una mappa emblematica spiegando che “un evento di precipitazione estrema si è verificato la scorsa notte sull’Italia centrale. Le condizioni erano estremamente favorevoli allo sviluppo di precipitazioni estreme in molte località dell’Italia e dei Balcani occidentali. La minaccia continuerà oggi“.

alluvione marche 15 settembre 2022

Il meteorologo Federico Grazzini aggiungeva un’immagine del radar satellitare (vedi foto principale a corredo dell’articolo), spiegando che “alle pendici del Monte Catria, tra Marche e Umbria, in meno di sei ore sono caduti 345mm di pioggia per un sistema rigenerante convettivo di tipo V-shape nella parte prefrontale molto umida“. Papavasileiou, commentando la foto di Grazzini, ha aggiunto: “era una classica supercella persistente a forma di “V”, è rimasta così per più di 4-5 ore, una situazione davvero terribile“.

I dati pluviometrici completi dell’evento di ieri sono davvero impressionanti, ma anche in questo caso non si tratta di record senza precedenti nella storia. I dati, infatti, smentiscono la seconda fandonia di queste ore: non solo è falso che l’alluvione nelle Marche non fosse prevedibile, ma è anche falso che sia un evento “strano” provocato dal cambiamento climatico. Questi fenomeni sono assolutamente naturali e hanno sempre fatto parte del clima del nostro Paese, anzi negli ultimi anni il numero di morti e danni provocati dal maltempo è sensibilmente diminuito rispetto ai decenni e ai secoli scorsi.

Al contrario, se concentrassimo anche solo il 10% risorse economiche e professionali che da decenni le nostre autorità dedicano al tema del cambiamento climatico, alla ricerca delle previsioni meteo relative ai fenomeni estremi e quindi al nowcasting meteorologico e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, certamente potremmo evitare le conseguenze di questi eventi, riuscendo a salvare la vita delle persone. Le alluvioni non sono fenomeni che si possono abolire: esattamente come per i terremoti, fanno parte della natura e testimoniano la vitalità del nostro pianeta. Possiamo soltanto prodigarci per adattarci a convivere senza conseguenze gravi, costruendo in modo adeguato e curando il nostro territorio. Anziché fantasticare sul clima mentre la gente continua a morire per la pioggia, bisognerebbe investire sul meteo e sul dissesto ma è più comodo nascondersi dietro l’alibi del cambiamento climatico anzichè scegliere la strada più faticosa di pulire i fiumi, lanciare correttamente le allerte meteo e mettere in sicurezza i territori.

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