Alluvione Marche, le ricerche di Mattia “accelerano”: più macchinari e anche unità cinofile

Aumenta la presenza di escavatori per accelerare la rimozione degli enormi mucchi di detriti trasportati dal fiume Nevola
MeteoWeb

I soccorritori che cercano Mattia Luconi, 8 anni, disperso dopo la devastante alluvione nelle Marche, stanno aumentando la presenza di escavatori per accelerare la rimozione degli enormi mucchi di vegetazione varia, tra cui anche interi alberi e tronchi, che sono stati trasportati nella zona tra il ponte adiacente alla Corinaldese e l’azienda agricola Patti Vanocci, in territorio di Castelleone di Suasa (Ancona). 

In questi terreni, era stata trovata l’auto Mercedes Classe A su cui viaggiavano Mattia e la mamma Silvia, travolti dalla furia del fiume nella serata del 15 settembre. La donna, farmacista a Barbara, è stata recuperata viva proprio in quella zona ed è ora ricoverata a Senigallia, mentre il piccolo è disperso. Visto che nella zona si è accumulata una gran mole di materiale, anche sugli argini e nei campi adiacenti, l’ipotesi è che la corrente impazzita del fiume possa aver trasportato lì, oltre all’auto e a Silvia, anche il piccolo Mattia. 

Sul posto ci sono i Vigili del Fuoco che utilizzano, dal tardo pomeriggio, unità cinofile per setacciare l’area: per la ricerca, ai cani sarebbe stato fatto fiutare come campione lo zainetto di Mattia che era stato ritrovato invece 8 chilometri più a valle rispetto a dove l’auto è stata travolta e la cui posizione non era indicativa circa l’eventuale localizzazione di Mattia che non lo indossava quando è stato travolto dall’acqua. 

Lo zainetto non era distante dalla zona in cui, nei giorni scorsi, era stato rinvenuto il corpo della 17enne Noemi Bartolucci. Le ricerche sono in corso anche per la mamma di Noemi, Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara, trascinata dal Nevola mentre lasciava casa in auto con Noemi e l’altro figlio Simone, che si è salvato aggrappandosi a una pianta.  

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