Alluvione Marche, i racconti dei testimoni: “senza acqua e corrente da giovedì, abbiamo perso tutto”

Racconti di disperazione da parte di chi ha perso tutto nella devastante alluvione che ha colpito le Marche
  • alluvione marche
    Foto di Alessandro Di Meo / Ansa
  • alluvione marche
    Foto di Alessandro Di Meo / Ansa
  • alluvione marche
    Foto di Alessandro Di Meo / Ansa
  • alluvione marche
    Foto di Alessandro Di Meo / Ansa
  • alluvione marche
    Foto di Alessandro Di Meo / Ansa
  • alluvione marche
    Foto di Alessandra Massi / Ansa
/
MeteoWeb

Sono drammatiche le testimonianze dei residenti che hanno vissuto la terribile alluvione nelle Marche, dove fiumi di acqua, fango e detriti hanno seminato morte e distruzione tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino. Sono racconti di disperazione da parte di chi non ha più niente. 

Sono senza acqua e senza corrente da giovedì. Abbiamo aperto i rubinetti e usciva fango. Stiamo usando l’acqua minerale sia per bere che per farci la doccia. Non è intervenuto nessuno. C’è una situazione invivibile di igiene“, ha detto a LaPresse Carlotta Cellamare, residente a Pianello di Ostra, una delle zone maggiormente colpite dall’alluvione. “Non ho più la macchina, sono immersa nella melma. Abbiamo bisogno dell’autospurgo, nessuno ci risponde. Nella mia via non si è visto nessuno, solo i Vigili del Fuoco di Firenze hanno tolto un po’ d’acqua, ma bisogna togliere il fango. I primi pasti caldi li abbiamo avuti ieri sera. Non c’è alcun tipo di coordinamento. I Vigili del Fuoco locali ci hanno detto che non potevano fare niente e sono andati via“, ha aggiunto.  

Uno scivolo mi ha salvato la vita, mi ci sono aggrappata quando l’acqua stava portando via tutto. Ero nel mio scantinato, ho aperto la porta del giardino e sono stata portata via dalla corrente, era violentissima”, ha detto a LaPresse Giusy Testa, residente a Pianello di Ostra, rimasta attaccata a uno scivolo fino a quando “uno sconosciuto di Belvedere, non so chi sia, mi ha salvato la vita. I soccorsi sono arrivati troppo tardi, ero abbandonata a me stessa”. “Abbiamo perso tutto, io pensavo di morire. Sono vicina a quelle povere famiglie che hanno perso i compagni e i figli”, ha aggiunto. 

Stavo dormendo, ho sentito un forte rumore, mi sono affacciato e ho visto il fiume che stava arrivando verso casa mia. Ho provato a salvare il mio cane, ma non ce l’ho fatta. Sono rimasto intrappolato in casa, sono riuscito a scappare dalla finestra e a salire al secondo piano“, ha detto a LaPresse Michele Baleani, residente a Pianello di Ostra. “Da lì vedevo il fiume sul mio paese, vedevo il fiume portarsi via la mia macchina, ho perso tutto. Ora abito da mia mamma, non ho più niente“, aggiunge Baleani. 

Condividi