Non era stata prevista: un’espulsione di massa coronale (CME) ha colpito lateralmente il campo magnetico terrestre intorno alla mezzanotte ora italiana, innescando una tempesta geomagnetica classe G2/G3.
Aurore luminose sono state avvistate in diverse località in Islanda, Norvegia e Canada. Segnalazioni sono arrivate anche dagli Stati Uniti, da Minnesota e Wisconsin.
Non è certa al momento l’origine della nube di particelle: probabilmente si tratta di una delle due CME che hanno lasciato il Sole il 23 settembre.
Nessuna delle due avrebbe dovuto colpire la Terra ma, in effetti, non si è trattato di un colpo diretto. La CME è passata nelle vicinanze, portando denso plasma del vento solare nel campo magnetico terrestre. L’impatto improvviso e consistente ha innescato la tempesta geomagnetica.
Cos’è il vento solare
I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h. Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.