Ian si è rafforzato nelle ultime ore, diventando un uragano di 3ª categoria e investendo con forza la costa occidentale di Cuba: lo ha confermato l’Istituto meteorologico cubano, mentre in Florida proseguono i preparativi per l’arrivo della perturbazione.
A Cuba l’uragano ha effettuato il landfall nella località di La Coloma, un villaggio di pescatori nella provincia di Pinar del Rio, sulla costa occidentale.
Il National Hurricane Center (NHC) statunitense ha annunciato nel suo ultimo bollettino che Ian si è trasformato in un “grande uragano” di 3ª categoria sulla scala Saffir-Simpson, che arriva fino a 5.
Le autorità della provincia di Pinar del Rio hanno indicato che “tutte le reti elettriche sono state isolate” in via precauzionale, come riportano i media locali.
Sull’isola i venti stanno abbattendo gli alberi, che a loro volta stanno invadendo strade e cortili delle case. Le onde hanno raggiunto tra i 5 e i 7 metri di altezza.
La Protezione civile cubana aveva in precedenza emesso un’allerta per le 6 province più occidentali dell’isola: Pinar del Rio, Artemisa, L’Avana, Mayabeque, Cienfuegos e Isla de la Juventud, a 340 km a sud della capitale. Sono state evacuate circa 50mila persone a Pinar del Rio, di cui 6mila assistite in rifugi e le altre presso parenti o amici.
I meteorologi statunitensi dell’NHC stimano che l’uragano Ian possa diventare uno dei più forti degli ultimi anni, causando tempeste per tutta la settimana. La situazione viene data in peggioramento con lo spostamento di Ian sulle Keys della Florida e poi ancora sulla parte meridionale dello stato americano, dove si prevedono possibili allagamenti. Ian interesserà inoltre la parte settentrionale della Florida, con tempeste fino a sabato.
Sulla costa occidentale della Florida sono state chiuse scuole, università e college. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha avvertito gli abitanti dello Stato che nelle prossime 48 ore ci saranno “allagamenti catastrofici“.