La politica italiana tenta di fronteggiare la crisi energetica e tra le ipotesi all’ordine del giorno c’è quella di prorogare l’ora legale, o addirittura mantenerla per sempre abolendo il ritorno a quella solare che attualmente è programmato per domenica 23 ottobre, ma aumentano di giorno in giorno le proposte dei principali partiti per modificare lo “status quo”.
Oggi, infatti, il responsabile della “transizione ecologica” del Pd, Chiara Braga, ha detto ai microfoni dell’Ansa che l’ora legale estesa tutto l’anno “può un essere un pezzo di un mosaico più articolato per l’efficienza energetica e il consumo sostenibile. Io sono stata promotrice della giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili e di certo il nostro partito è impegnato in prima linea su questi temi. Questa potrebbe essere una delle soluzioni. Il piano nazionale sul risparmio energetico è tra le cose su cui lavorare insieme a misure più strutturali che ci auguriamo finalmente saranno prese a livello europeo. Sto parlando del tetto al prezzo del gas e del disaccoppiamento tra il prezzo dell’elettricità da rinnovabili e quello del gas“.
Sulla stessa linea Vincenzo Santangelo, primo firmatario della mozione presentata dal gruppo Italia Viva nel consiglio Regionale della Regione Campania contro il caro energia: “Come consiglio regionale abbiamo l’obbligo di assumere delle decisioni risolutive per cercare di affrontare il caro energia. Da qui nasce la nostra mozione con la quale chiediamo al consiglio regionale di farsi portavoce con il governo centrale e nella conferenza Stato-Regioni per abolire l’ora solare. Avere l’ora legale tutto l’anno significherebbe poter contare su un’ora di luce e di calore in più con un conseguente risparmio energetico per le famiglie, le imprese e le amministrazioni pubbliche. Il Parlamento europeo già nel 2019 ha deliberato in tale direzione ed è per questo che sarebbe auspicabile che la nostra nazione, in questa fase di profonda difficoltà economica, si adegui a tale direttiva“.
La situazione, però, non è così semplice e scontata. Abolendo l’ora solare, da un lato avremmo un’ora di luce in più il pomeriggio ma dall’altro perderemmo un’ora di luce al mattino. Tra dicembre e gennaio in Italia il sole sorgerebbe all’orizzonte intorno alle 08:30, quindi sarebbe praticamente buio fino alle 09:30, e la misura paventata da alcuni partiti in queste ore potrebbe addirittura rivelarsi controproducente.
Pochi minuti fa, infatti, lo ha sottolineato il responsabile “energia” della Lega, Paolo Arrigoni, che ha chiarito: “Sulle iniziative di Cingolani mirate a ridurre i consumi di gas siamo d’accordo e le abbiamo proposte anche noi: penso all’operatività delle centrali a carbone e alla riduzione dei riscaldamenti negli edifici pubblici. Sull’ora legale stiamo facendo studi da 36 ore per capire se ne vale la pena: se si guadagna in termini di risparmio energetico la sera, si perde al mattino. Probabilmente la soluzione sarà non di stabilizzarla per sempre ma di prorogarla per qualche mese o qualche settimana“. Arrigoni sottolinea anche la necessità di “accelerare la campagna informativa pubblica” sui risparmi energetici. “Va aumentata la produzione di gas nazionale esplorando la possibilità di nuovi giacimenti. Servono più investimenti e minore dipendenza dall’estero“, aggiunge.
L’ipotesi della proroga era stata richiesta oggi anche da Angelo Bonelli, leader dei Verdi in Italia: “In questa fase di crisi energetica prorogare l’ora legale consentirebbe il risparmio di mezzo miliardo di euro. Chiediamo di avviare subito una sperimentazione in tal senso in Italia. Ma sarebbe auspicabile che fosse presa anche a livello Ue. Che ne pensa il ministro Cingolani? Ritiene di inserire questa misura nel piano per i risparmi energetici a cui sta lavorando?“.