Luci anomale lungo la costa adriatica, oggetto luminoso su Pescara: l’analisi dell’ufologo | FOTO e VIDEO

Un oggetto non identificato è stato avvistato nei cieli di Pescara: l'associazione ufologica A.R.I.A. ha analizzato le immagini
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Nel mese di giugno 2022 almeno sei testimoni hanno assistito ad un fenomeno anomalo lungo la costa Adriatica: un oggetto molto luminoso avrebbe sorvolato la città di Pescara. Incuriositi dell’evento i testimoni hanno contattato l’Associazione Ricerca Italiana Aliena fondata dall’ufologo Angelo Maggioni e composta da ex militari e ingegneri aerospaziali.

Le analisi e le indagini effettuate dagli esperti sono state complesse, spiega Maggioni che si è avvalso anche della cooperazione dell’ufologo partenopeo Emilio Acunzo. Dapprima si è provveduto all’esclusione di elementi ritenuti non compatibili con l’evento ripreso a Pescara come aerei, palloni sonda, lanterne cinesi, satelliti e volatili. Tramite programmi appositi utilizzati per le indagini forensi si è proceduto alla verifica della genuinità del filmato stesso, che non presenta né manipolazioni o alterazioni dovuti da altri programmi editing; i programmi, inoltre, hanno esaminato ed elaborato i meta dati, esadecimali e i blocchi/pixel e ne hanno certificato l’integrità dei vari frame.

In un secondo momento si è proceduto all’analisi del presunto oggetto, analisi complessa che a causa della forte fonte luminosa non ha permesso di evidenziare la parte solida del presunto oggetto, ma che veniva comunque evidenziata grazie all’elaborazione di ricostruzione. L’oggetto dunque sembra essere composto da una parte solida avvolta da una forte fonte luminosa e non si sono osservate instabilità motorie o di stabilizzazione causate da presunte propulsioni, ma si osserva una costante e intesa pulsazione luminosa.

L’oggetto è stato confrontato con alcuni modelli di droni come il Phantom 4, DIJ Mavic e altri, ma non hanno soddisfatto tutti i requisiti per stabilire una compatibilità assoluta, ma solo parziale. L’analisi infatti evidenzia una particolare presunta “propulsione” solo sul lato sinistro e assente sul lato destro, mentre i droni essendo (quelli citati) quadricotteri, ovvero forniti di quattro motori laterali, provocherebbero effetti “propulsivi da elica” in entrambi i lati. Inoltre gli ufologi fanno notare che un eventuale “faro” è posto sottopancia al drone e non sopra o sul fianco (eccetto per le luci di posizione solitamente lampeggianti verdi e rosse di piccola intensità luminosa). Il “faro” posizionato sottopancia serve al momento del decollo e dell’atterraggio per poter mappare meglio il terreno sottostante (con i sensori) e facilitare un atterraggio in sicurezza. Un altro fattore rilevante è che nessuna fonte luminosa risulta essere pulsante sia nei droni, che nei velivoli commerciali e militari. L’Adriatico in fin dei conti è ormai al centro dell’attenzione per via delle “Luci anomale” che da anni interessano tutto il litorale fino a Rimini, ma l’ufologo Maggioni avverte che il fenomeno non ha nulla a che vedere con il falso caso Amicizia.

In passato – precisa Maggioni – anche un ingegnere di un gruppo astrofili pesarese assistette a tali fenomeni. L’associazione non è riuscita a trovare una spiegazione logica e razionale che potesse spiegare l’evento collocando di fatto tale evento nel fenomeno UAP (unidentified Aerial Phenomena). Inoltre le indagini non hanno evidenziato attività militare in corso durante il fenomeno, ne si è venuto a conoscenza di un uso improprio di droni, per i quali, secondo regolamento nazionale ENAC, è vietato farli sorvolare su centri abitati sia di giorno che di notte, se non provvisti di autorizzazioni lavorative e di patentini.

A.R.I.A., pertanto, “esorta chiunque abbia assistito al medesimo evento, magari da altre angolazioni o luoghi del Pescarese, è pregato di contattare l’associazione tramite WhatsApp al numero 3518182205“.

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