Maltempo, l’Umbria chiede lo stato di calamità: una frazione ancora isolata, senza acqua e corrente

I comuni più colpiti dal maltempo sono quelli di Pietralunga e Scheggia e Pascelupo, con interruzione della viabilità principale e delle viabilità secondarie
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La Regione Umbria si è attivata insieme alla Marche per ottenere lo stato di calamità nazionaleal fine di dare le migliori risposte possibili ai danni ingenti che sono stati registrati anche nei territori umbri, al confine con le Marche. Se questo non sarà possibile, ogni Regione interverrà per quanto di sua competenza“, fa sapere l’ente.  

Per l’intera giornata, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Enrico Melasecche, ha svolto sopralluoghi nei comuni colpiti dalle forti piogge. La sala operativa regionale della Protezione Civile è stata aperta nel pomeriggio di ieri e resterà attiva anche nella giornata di domani. All’opera i tecnici comunali, alcuni tecnici regionali e molti volontari delle organizzazioni di Protezione Civile.

I comuni più colpiti – riferisce la Protezione Civile regionale – sono quelli di Pietralunga e Scheggia e Pascelupo, con interruzione della viabilità principale (la Flaminia resterà chiusa almeno per una settimana, per una grande frana; sulla SS452 Contessa intervento di riapertura in giornata; le Provinciali 201 e 204 sono ora percorribili a senso unico alternato) e delle viabilità secondarie. In particolare, la frana sulla Flaminia causa un blocco totale della circolazione stradale verso le Marche e soprattutto verso la frazione di Buotano di Scheggia e Pascelupo, che tuttora rimane isolata, senza acqua e corrente elettrica (circa 30 persone risultano isolate).  

Nel pomeriggio, è stato fatto un sopralluogo lungo la strada Flaminia vecchia, per valutare l’eventuale possibilità di ripristino della viabilità verso la frazione, attualmente impedita anche qui da una frana. La Protezione Civile segnala anche mura di cinta crollate, danni a strutture e materiali privati, e danneggiamenti dei manti stradali. I geologi regionali hanno svolto diversi sopralluoghi individuando un paio di frane definite “rilevanti”, che potrebbero coinvolgere anche edifici. Moltissimi sono stati gli interventi dei Vigili del Fuoco sia di spurgo di locali allagati sia di rimozione di ostacoli per poter riaprire le strade. 

  • Dal sopralluogo nel capoluogo di Scheggia: allagamenti diffusi su cantine e garage a piano terra o semi interrati di Via Canepine.
  • Frazione Isola Fossara: allagamenti di alcuni garage e locali a piano terra prospicienti il torrente, già ripuliti dai Volontari di Protezione Civile di Sigillo e Gualdo Tadino. Rimane da ultimare la pulizia di un tratto di strada che presumibilmente verrà eseguito nel pomeriggio di oggi.  
  • Frazione Ponte Calcara: a causa dell’occlusione del tratto tombato del Fosso della Pezza, si sono verificati molteplici allagamenti ai locali posti a piano terra delle abitazioni. La frana sulla SS3 Flaminia causa un blocco totale della circolazione stradale verso la Regione Marche e soprattutto verso la frazione di Buotano che tuttora rimane isolata, senza acqua e corrente elettrica. Il laghetto della Pezza, che sovrasta l’abitato di Ponte Calcara, non ha subito danni all’invaso. Il livello dell’acqua, sentito il proprietario, risulta più alto del solito, ma lo scarico risulta funzionante. La strada di accesso al laghetto non è percorribile a causa dei detriti, anche di grosse dimensioni, depositati sul manto stradale. Nel pomeriggio sopralluoghi anche nelle frazioni di Pascelupo e Coldipeccio.  

La frazione di San Bartolomeo, nel comune di Gubbio, è rimasta isolata da ieri sera fino al tardo pomeriggio di oggi a causa dello straripamento del fiume Burano, che scorre a ridosso del centro abitato. L’unica strada di accesso era del tutto ostruita da piante ed arbusti di vario tipo per tutta la sua larghezza, riferiscono i Carabinieri del comando provinciale di Perugia, formando una barriera alta, in alcuni punti, anche diversi metri. La strada è stata liberata dai Vigili del Fuoco grazie all’intervento dei mezzi di movimento terra del comando di Perugia, permettendo l’accesso ai residenti e alle persone rimaste bloccate in casa di uscire.  

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