Una nuova ricerca ha aperto la strada a previsioni più accurate del meteo spaziale: per la prima volta i supercomputer sono stati utilizzati per simulare quando e come nascono le particelle ad alta energia in ambienti estremi turbolenti come l’atmosfera del Sole. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su The Astrophysical Journal Letters, a firma di Luca Comisso e Lorenzo Sironi del Dipartimento di Astronomia e del Laboratorio di Astrofisica della Columbia University.
Come noto, in modo quasi imprevedibile, particelle ad alta energia prodotte dal Sole sono in grado di raggiungere la Terra e gli oggetti al di fuori della nostra atmosfera, con radiazioni che possono mettere in pericolo la vita degli astronauti e danneggiare i satelliti.
“Questa nuova entusiasmante ricerca ci consentirà di prevedere meglio l’origine delle particelle energetiche solari e migliorare i modelli di previsione degli eventi meteorologici spaziali, un obiettivo chiave della NASA e di altre agenzie spaziali e governi di tutto il mondo,” ha dichiarato Comisso. “Entro i prossimi due anni la sonda Parker Solar Probe della NASA, il veicolo spaziale più vicino al Sole, potrebbe essere in grado di convalidare i risultati del documento osservando direttamente la distribuzione prevista di particelle ad alta energia generate nell’atmosfera esterna del Sole.”