La Regina Elisabetta è morta. L’annuncio ufficiale è arrivato con una nota di Buckingham Palace: “Sua Maestà è morta pacificamente oggi pomeriggio a Balmoral“, vi si legge. Nel testo si precisa, in riferimento a Carlo e Camilla, che “il Re e la Regina consorte rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra”. La BBC ha fatto seguire l’annuncio da un momento di silenzio e dal suono dell’inno “God Save the Queen”.
Già qualche ora fa tutti e 4 i figli della regina 96enne erano stati chiamati al suo capezzale, nella residenza scozzese di Balmoral, dopo la notizia dell’aggravamento delle sue condizioni. Dopo l’erede al trono Carlo, giunto per primo assieme alla consorte Camilla, sono arrivati i principi Anna, Andrea ed Edoardo, seconda, terzo e quartogenito della sovrana e del defunto principe Filippo. Edoardo è stato accompagnato dalla consorte Sophie, nuora molto legata ad Elisabetta II in questi ultimi anni. Confermato inoltre l’arrivo del principe William, nipote della regina e secondo in linea di successione dopo suo padre Carlo, mentre Kate è rimasta a Windsor.
Anche il duca di Sussex, Harry, si è messo subito in viaggio per raggiungere la residenza scozzese di Balmoral. Il nipote ‘ribelle’ e la sua consorte, trasferitisi negli Usa dopo la strappo dalla famiglia reale circa tre anni fa, erano tornati in questi giorni nel Regno Unito per un viaggio europeo con tappe previste anche in Germania e in Svizzera, per una serie di impegni pubblici caritativi. Fino da oggi non era previsto un loro incontro con la sovrana.
E poco prima del trapasso della Regina, dopo le notizie sulle crescenti preoccupazioni per il suo stato di salute, centinaia di sudditi si sono radunati davanti al castello di Balmoral. Agenti di Polizia hanno presidiato l’ingresso del viale che porta alla residenza.
La procedura dopo la morte della Regina
Quando si sono diffuse le prime notizie sullo stato di salute della Regina Elisabetta II, che si trovava nella residenza reale in Scozia a Balmoral, a Buckingham Palace è stata interrotta la consueta cerimonia del cambio della guardia. Ad indicarlo, un semplice cartello davanti al palazzo reale a Londra che recita: “Niente cambio della guardia oggi“.
I piani relativi alla gestione del trapasso di un monarca regnante, comprese le procedure informative, vengono stilati con molta probabilità il giorno dopo l’ascesa al trono: l’ultima versione di quello riguardante Elisabetta II è stato denominato “London Bridge“. I primi ad essere informati dell’infausta notizia sono il premier e i principali Ministri del governo, per mezzo di una parola d’ordine già concertata, che nel caso in questione è “Il London Bridge è crollato“, in onore della quasi omonima celebre filastrocca per bambini.
A partire da questo momento ha inizio l’operazione denominata appunto “London Bridge“, ovvero una minuziosa procedura che finirà solo con i funerali di Stato. Dopo i Ministri starà al Global Response Centre del Foreign Office informare i quattordici governi che riconoscono la Regina come Capo di Stato, per poi fare altrettanto con gli altri 36 paesi del Commonwealth. Per quel che riguarda il coté informativo, non sarà la Bbc ad avere l’esclusiva del primo annuncio ma la notizia sarà trasmessa all’agenzia Press Association e quindi simultaneamente a tutti i media globali.
Chi non possedesse televisioni, radio o smartphone potrà leggere un dispaccio che un servitore vestito rigorosamente a lutto attaccherà ai cancelli di Buckingham Palace. Le televisioni invece – che da anni effettuano regolarmente delle prove di trasmissione per affrontare l’evento – si disputeranno i principali esperti reali – alcuni sono già stati messi sotto contratto di esclusiva in attesa del momento opportuno, mentre giornali e agenzie si affretteranno a pubblicare i coccodrilli rispettosamente preparati da altrettanti anni. Quanto alle radio commerciali, le regie accenderanno in studio delle luci speciali di emergenza per avvertire i dj ai quali spetterà il compito di trasmettere musica tranquilla in attesa di passare la linea al notiziario.
Se Elisabetta muore in Scozia, secondo dettagli emersi nel 2019, mai confermati ufficialmente, la salma sarà esposta all’Holyrood Palace e poi alla Cattedrale di St Giles. Di lì la bara della regina sarà caricata sul treno reale alla stazione di Waverley e quindi riportata a Londra.
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Elisabetta e il suo regno
Elisabetta II ( Elizabeth Alexandra Mary) è nata a Londra il 21 aprile 1926, ed è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth.
Figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventerà re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte, è divenuta erede al trono nel 1936, anno dell’abdicazione Edoardo VIII, suo zio. Dopo aver prestato servizio nella Auxiliary Territorial Service durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 sposa il principe Filippo Mountbatten dal quale ha avuto quattro figli: Carlo, principe del Galles, Anna, principessa reale, Andrea, duca di York, ed Edoardo, conte di Wessex.
Elisabetta è diventata regina a soli di venticinque anni, alla morte del padre avvenuta il 6 febbraio 1952, ed è stata poi incoronata il 2 giugno 1953 nell’Abbazia di Westminster. Durante il suo regno ha assistito ad importanti cambiamenti, sia nel suo regno che nel mondo. Il suo regno è il più longevo di tutta la storia britannica: il 9 settembre 2015 ha raggiunto e superato di ben 7 anni il precedente record detenuto dalla sua trisavola Vittoria di 63 anni, 7 mesi e 2 giorni.
I suoi sudditi sono arrivati alla cifra di 150 milioni di persone; il regno di Elisabetta II ha visto 15 primi ministri del Regno Unito e ancor più numerosi primi ministri e governatori degli altri stati membri del Commonwealth delle nazioni. Per la sua durata, il regno di Elisabetta II è al 2º posto nella classifica dei regni più lunghi della storia, secondo soltanto al regno del Re Sole, Luigi XIV di Francia; Elisabetta è stata anche il Capo di Stato in carica da più tempo, dopo la morte di Rama IX di Thailandia, avvenuta il 13 ottobre 2016.
L’ultima volta in pubblico
La regina Elisabetta II è comparsa l’ultima volta in pubblico lo scorso martedì, ovvero solo due giorni fa, quando ha ricevuto a Balmoral il premier uscente, Boris Johnson, e quello nuovo, Liz Truss (una prima assoluta nei suoi 70 anni di regno, visto che finora aveva sempre fatto le nomine dei premier a Londra o Windsor). Era apparsa sorridente e come sempre brillante, ma aveva un aspetto particolarmente fragile e stanco, sembrava, quasi per la prima volta, invecchiata rispetto alle ultime uscite; e durante l’udienza aveva usato un bastone da passeggio.