Perdite Nord Stream, autorità tedesche avvertono: “pesanti conseguenze e danni ambientali”

Al momento non esistono meccanismi per sigillare le tubazioni interessate
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In riferimento alle fughe di gas rilevate nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, le autorità ambientali tedesche hanno lanciato l’allarme: possono causare danni all’ecosistema, in quanto dalle falle viene rilasciato nell’atmosfera metano, molto più dannoso della CO2. Le conseguenze non impattano tanto l’ecosistema marittimo, quanto l’atmosfera, hanno sottolineato da Berlino.

L’Agenzia federale per l’ambiente (UBA) ha stimato che potrebbero essere rilasciate 0,3 milioni di tonnellate di metano, avvertendo che al momento non esistono meccanismi per sigillare le tubazioni interessate.

Una tonnellata di metano riscalda l’atmosfera esattamente quanto 25 tonnellate di CO2 in 100 anni. Secondo i calcoli dell’agenzia tedesca, l’effetto dovrebbe essere stimato nell’equivalente di 7,5 milioni di tonnellate di CO2.

Gasdotto Nord Stream, la Svezia conferma quarta falla, “tre esplosioni”

Media svedesi: “livelli insolitamente elevati di gas serra nell’aria”

Livelli insolitamente elevati di gas serra nell’aria sono stati rilevati dalle stazioni di ricerca svedesi dopo le perdite di gas dai gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico: è quanto riporta Svt Nyheter, la compagnia pubblica televisiva di stato svedese. “Osserviamo un aumento della concentrazione di gas metano e sappiamo che le correnti d’aria provengono dalla zona di Bornholm“, l’isola danese vicina all’impianto dove è stata rilevata la falla.

“È una coincidenza piuttosto interessante che quando guardiamo le masse d’aria e come hanno viaggiato per arrivare qui, possiamo vedere che hanno attraversato il Mar Baltico intorno a Bornholm. Pertanto, c’è un’alta probabilità che il gas metano nelle masse d’aria provenga dalle perdite da Nord Stream,” ha affermato Tobias Biermann, ingegnere ricercatore presso la stazione di ricerca svedese di Hyltemossa.

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