E’ stata rilevata un’enorme ondata di calore nell’atmosfera superiore di Giove: la struttura ad alta temperatura su scala planetaria è lunga almeno 130.000 km, secondo un nuovo studio condotto dagli scienziati della JAXA.
La calda atmosfera di Giove
Anche l’atmosfera di Giove, famosa per i suoi caratteristici vortici multicolori, è inaspettatamente calda: infatti è centinaia di gradi più calda di quanto previsto dai modelli.
A causa della sua distanza orbitale di milioni di km dal Sole, il pianeta gigante riceve meno del 4% della quantità di luce solare rispetto alla Terra e la sua atmosfera superiore dovrebbe teoricamente aggirarsi sui -70°C. Invece, le sue nubi fanno registrare +400°C.
“L’anno scorso abbiamo prodotto le prime mappe dell’atmosfera superiore di Giove in grado di identificare le fonti di calore dominanti,” ha affermato James O’Donoghue, ricercatore JAXA. “Grazie a queste mappe, abbiamo dimostrato che le aurore di Giove erano un possibile meccanismo che potrebbe spiegare queste temperature“.
L’ondata di caldo e le aurore su Giove
Proprio come la Terra, su Giove si verificano aurore attorno ai poli, come effetto del vento solare. Tuttavia, mentre le aurore terrestri sono transitorie e si verificano solo quando l’attività solare è intensa, le aurore su Giove sono permanenti e hanno un’intensità variabile.
Le potenti aurore possono riscaldare la regione attorno ai poli fino a oltre +700°C e i venti globali possono ridistribuire il calore a livello planetario.
Approfondendo i dati, O’Donoghue e i suoi colleghi hanno scoperto una spettacolare “ondata di caldo” appena sotto l’aurora settentrionale e hanno scoperto che si stava spostando verso l’equatore a una velocità di migliaia di km/h.
L’ondata di calore è stata probabilmente innescata da un impulso di vento solare che ha colpito il campo magnetico di Giove, che ha potenziato il riscaldamento aurorale e ha costretto i gas caldi ad espandersi e riversarsi verso l’equatore.
“Mentre le aurore forniscono continuamente calore al resto del pianeta, queste ondate di calore rappresentano una fonte di energia aggiuntiva e significativa,” ha affermato O’Donoghue. “Questi risultati si aggiungono alla nostra conoscenza del meteo e del clima di Giove e sono di grande aiuto nel tentativo di risolvere il problema della ‘crisi energetica’ che affligge la ricerca sui pianeti giganti“.
O’Donoghue e i coautori hanno presentato lo studio questa settimana all’Europlanet Science Congress (EPSC) 2022 a Granada, in Spagna.