Scoperte 3 super-Terre e 2 rarissimi super-Mercurio

La scoperta di questi due esopianeti nello stesso sistema fornisce indizi su come si formano mondi come Mercurio
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Durante l’osservazione del sistema stellare HD 23472 con lo spettrografo ESPRESSO (ESO), un team guidato dalla ricercatrice dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço (IA3) Susana Barros (IA & Dep. de Física e Astronomia—Faculdade de Ciências da Universidade do Porto), ha scoperto 3 super-Terre e 2 super-Mercurio. Quest’ultimo tipo di esopianeta è ancora molto raro: contando questi ultimi, sono solo 8 i super-Mercurio conosciuti.

L’obiettivo dello studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics, era quello di caratterizzare la composizione di piccoli pianeti e capire come cambia con la posizione, la temperatura e le proprietà stellari. Susana Barros ha affermato che il team mirava a “studiare la transizione tra avere o non avere un’atmosfera, che potrebbe essere correlata all’evaporazione dell’atmosfera dovuta all’irradiazione della stella. Il team ha scoperto che questo sistema è composto da 3 super-Terre con un’atmosfera significativa e, sorprendentemente, 2 super-Mercurio, che sono i pianeti più vicini alla stella“.

Dei cinque pianeti nel sistema HD 23472, 3 hanno masse più piccole della Terra. Questi sono tra gli esopianeti più leggeri le cui masse sono state misurate usando il metodo della velocità radiale, cosa possibile solo grazie all’altissima precisione di ESPRESSO, installato nel VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, in Cile. La presenza non di uno, ma di due super-Mercurio, ha lasciato la squadra con la voglia di andare oltre.

Mercurio e la teoria dell’impatto

Il pianeta Mercurio, nel Sistema Solare, ha un nucleo relativamente più grande e un mantello relativamente più piccolo rispetto agli altri pianeti, ma gli astronomi non sanno perché. Alcune possibili spiegazioni riguardano un impatto gigantesco che ha rimosso parte del mantello del pianeta, o parte di questo potrebbe essere evaporato a causa della sua alta temperatura. Sorprendentemente, altri esopianeti con caratteristiche simili, chiamati super-Mercurio, sono stati recentemente scoperti intorno ad altre stelle.

Barros ha affermato: “Per la prima volta abbiamo scoperto un sistema con 2 super-Mercurio. Questo ci consente di ottenere indizi su come si sono formati questi pianeti, il che potrebbe aiutarci a escludere alcune possibilità. Ad esempio, se un impatto abbastanza grande da creare un super-Mercurio è già molto improbabile, 2 impatti giganti nello stesso sistema sembrano molto improbabili. Non sappiamo ancora come si siano formati questi pianeti, ma sembra essere collegato alla composizione della stella madre. Questo nuovo sistema può aiutarci a scoprirlo“.

Olivier Demangeon (IA & DFA-FCUP), membro del team, ha spiegato: “Capire come si sono formati questi 2 super-Mercurio richiederà un’ulteriore caratterizzazione della composizione di questi pianeti. Poiché hanno raggi più piccoli della Terra, la strumentazione attuale non ha il sensibilità per sondare la composizione della loro superficie, o l’esistenza e la composizione di una potenziale atmosfera. Il futuro Extremely Large Telescope (ELT) e il suo spettrografo ad alta risoluzione di prima generazione ANDES7, forniranno, per la prima volta, sensibilità e precisione per tentare tali osservazioni“.

La ricerca futura

L’obiettivo finale è trovare altre Terre. “L’esistenza dell’atmosfera ci fornisce informazioni sulla formazione e l’evoluzione del sistema e ha anche implicazioni sull’abitabilità dei pianeti. Vorrei estendere questo tipo di studio a pianeti di periodo più lungo che hanno temperature più favorevoli,” ha concluso Barros.

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