Il tifone Noru ha effettuato il landfall sulla costa centrale del Vietnam, vicino alla famosa località balneare di Da Nang, con piogge torrenziali e forti raffiche di vento: lo ha riferito l’istituto meteorologico nazionale. Si è leggermente indebolito poco prima dell’approdo sulla terra ferma, ma era comunque equivalente a un uragano di 2ª categoria (venti a 175 km/h).
Circa 200mila persone sono al riparo nei rifugi. A Da Nang, 3ª città più grande del Vietnam, gli edifici sono stati danneggiati dai forti venti, che hanno anche provocato il crollo di alberi e strappato via tetti. Quasi la metà degli aeroporti del Paese sono stati chiusi, così come scuole e uffici in diverse province centrali.
Il tifone ha colpito il Vietnam alle 5 del mattino di mercoledì ora locale, meno di 36 ore dopo aver lasciato una scia di distruzione nelle Filippine: forti piogge hanno generato allagamenti diffusi a Luzon, l’isola più grande e popolata del Paese. Otto persone sono morte in incidenti legati al tifone, inclusi 5 soccorritori, ha affermato martedì il National Disaster Risk Reduction and Management Council.
Noru continuerà a portare forti venti e lungo la costa vicino a Da Nang e si prevede che si indebolirà man mano che si spingerà nell’entroterra nel Sud/Est asiatico. Il Vietnam centrale, il Laos meridionale e la Thailandia settentrionale sono a rischio inondazioni nelle prossime 48 ore.